Coldiretti: Brennero, prosegue la protesta in difesa del Made in Italy
Oggi a dare supporto alla protesta della Coldiretti iniziata ieri sull’Autobrennero, è arrivato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, reduce dal Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles.
I controlli nei confronti dei tir messi in atto dagli agricoltori alle frontiere del Brennero hanno rivelato quantitativi di merce a marchio tricolore provenienti da altri Paesi europei e altre irregolarità. “Non solo latte, cagliate e polveri, dall’inizio della crisi ad oggi le importazioni di prodotti agroalimentari dall’estero sono aumentate in valore del 28 per cento – scrive la Coldiretti -. E’ quanto emerge da una analisi relativa ai dati del commercio estero nei primi cinque mesi del 2015 della Coldiretti”.
Secondo un’analisi di Coldiretti sono cresciuti del 12% gli arrivi di carne di maiale spesso destinati a diventare prosciutti italiani, mentre le importazioni di cereali, pronti a diventare pasta e riso spacciati per Made in Italy hanno fatto registrare addirittura un vero e proprio boom (+59 per cento), con un +77% per il grano e un +80% per il riso. Netta pure, continua la Coldiretti, la crescita delle importazioni di frutta e verdura, +44%, con un vero e proprio boom per il pomodoro fresco (+78%), ma cresce anche quello concentrato (+72%). Aumentano anche gli arrivi di succo di frutta dall’estero, +29% spesso venduti come italiani perché sulle etichette non è obbligatorio indicare l’origine ma solo il luogo di confezionamento industriale.
Attualmente in Italia l’obbligo di indicare la provenienza è in vigore tra l’altro per carne bovina (dopo l’emergenza mucca pazza) e peril pollo (dopo l’emergenza aviaria), uova, miele, e extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa dalla pasta ai succhi di frutta, dal latte a lunga conservazione ai formaggi, dai salumi fino al concentrato di pomodoro e ai sughi pronti.