Fatture autotrasporto: torna il pagamento in contanti?
Allarme contro l’innalzamento del limite di utilizzo dei contanti a tremila euro e il ripristino della modalità cash per il pagamento delle fatture di autotrasporto disposti nel testo della Legge di Stabilità 2016, bollinata questa mattina dalla Ragioneria di Stato e in fase di presentazione al Presidente della Repubblica.
Secondo Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita “Avallare questa impostazione sarebbe un autogol imperdonabile che renderebbe un grande favore a chi da tempo nel crimine organizzato porta avanti precise strategie di infiltrazione e radicamento nel tessuto produttivo dei trasporti e della logistica. Sarebbe poi interessante comunque capire chi, tra i soliti noti, si sia adoperato in tal senso costruendo questo pericoloso grimaldello legislativo”.
La Legge n. 164/2014, in vigore dal 12 novembre scorso aveva vietato l’uso del contante per il pagamento delle fatture per trasporto merci “al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari finalizzata alla prevenzione delle infiltrazioni criminali e del riciclaggio del denaro derivante da traffici illegali (…)”.
Sempre a proposito di contante, nella legge di Stabilità 2016, marcia indietro anche sul tetto previsto per i pagamenti cash. La cosiddetta manovra “Salva-Italia” del Governo Monti aveva stabilito che a partire dal 6 dicembre 2011 il denaro contante venisse usato nei pagamenti fino a 999,99 euro. Oltre questa soglia si doveva fare riferimento a strumenti di pagamento “tracciabile” tra cui bonifici bancari o postali, assegni non trasferibili, carte di credito o bancomat. Una misura per arginare l’evasione fiscale, che ha funzionato relativamente, visto che su questa materia, in Europa, l’Italia è seconda soltanto alla Grecia.
Il prossimo anno cambierà tutto, la soglia massima per l’utilizzo del contante scatterà dopo i 3mila euro, l’intenzione del Governo sarebbe quella di facilitare la spesa e riportare “i livelli del contante alla media europea, al livello francese”. In Francia, però, sta accadendo l’esatto contrario e il 1° ottobre scorso, per l’uso di denaro contante, è entrato in vigore il tetto massimo di mille euro, modificando il precedente che era di a 3mila euro.