FSI: prioritaria la definizione di un nuovo Piano industriale
Durante la prima conferenza stampa in veste di AD delle FSI, Renato Mazzoncini ha spiegato che il DPCM del Governo non dà scadenze, si limita a ribadire la natura pubblica dell’infrastruttura, e ha quindi prospettato la necessità di non procedere a tappe forzate sulla quotazione del Gruppo concentrandosi, prima di tutto, sulla definizione del nuovo piano industriale.
Condizione necessaria per poter realizzare il piano industriale è – secondo Mazzoncini – la stabilizzazione del quadro regolatorio. “Siamo confidenti che la legge di riforma del trasporto pubblico locale possa vedere la luce nella prima metà del 2016. Appena questo quadro regolatorio sarà chiaro noi saremo in grado di sviluppare la parte di piano industriale che riguarda il tpl, che è circa poco meno del 50 per cento del fatturato del Gruppo”.
Riguardo alla proprietà dei binari, il nuovo AD di Ferrovie dello Stato ha ribadito che “la gestione dell’infrastruttura deve assolutamente rimanere integrata nel Gruppo, mentre è ovvio che la proprietà dei binari debba rimanere pubblica. È scritto chiaramente sul DPCM e inoltre trattandosi di un patrimonio di 26 o più miliardi di euro nessuno se la comprerebbe. Da un punto di vista pratico il pedaggio sulla rete convenzionale non copre nemmeno i costi della manutenzione ordinaria, stiamo parlando di aria fritta”.
Quotazione in borsa appena il Gruppo sarà pronto e conquista del trasporto pubblico locale delle principali città italiane. Mazzoncini individua in Roma e Milano le città su cui concentrarsi “Queste due sole città fatturano quanto tutta Trenitalia regionale. Noi abbiamo nel settore del trasporto locale una quota complessiva del 7%, quindi pensiamo a sviluppare la strategia che abbiamo avviato da qualche anno con l’acquisizione di municipalizzate”.