Raccolta PFU: Ecopneus e EcoTyre si faranno carico di un consistente carico extra
Ecopneus ed EcoTyre, i due soggetti operanti nella filiera di recupero dei materiali di ritorno e nello specifico di Pneumatici Fuori Uso (PFU), comunicano che per far fronte all’eccesso di PFU generato anche a causa di pneumatici venduti in nero e “nonostante siano già stati raggiunti i target di raccolta ordinaria pari al 100% dell’immesso sul mercato”, raccoglieranno rispettivamente “ulteriori 220.000 PFU, pari a circa 2.000 tonnellate” e “altri 100.000 PFU, che si aggiungono ai 150.000 già raccolti negli ultimi giorni” per un totale di altri 320mila pneumatici fuori uso entro la fine del 2015.
“La decisione – spiega Ecopneus – è stata presa a seguito della richiesta del Ministero dell’Ambiente e su interessamento del Ministro Galletti; la raccolta verrà espletata lunedì e martedì prossimi (21 e 22 dicembre 2015, ndr) con una procedura straordinaria e in via del tutto eccezionale a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili derivanti dai contributi”.
“Per evitare che questo problema si ripresenti anche il prossimo anno – spiega Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus – bisogna assicurare che tutti gli operatori del ricambio vendano i pneumatici in modo regolare e provvisti di documenti fiscali”.
“A farne le spese sono gli operatori onesti e, soprattutto, i contribuenti: le vendite irregolari provocano un danno all’erario per il mancato incasso dell’IVA e costringono i produttori ad aumentare il contributo per far fronte all’emergenza ambientale derivante dalla mancata raccolta. Ecopneus è pronta a fare tutto il possibile per contrastare abbandoni illegali che potrebbero derivare dalla fermata della raccolta ma un comportamento etico e corretto di tutta la filiera e il sostegno di tutte le associazioni di categoria coinvolte, risolverebbe questa disfunzione che è ormai più che evidente”.
Il Presidente di EcoTyre, Enrico Ambrogio, ribadisce: “È chiaro che sul mercato entrano pneumatici da flussi irregolari e non dichiarati o di mercato nero per i quali non è stato pagato il contributo e che quindi risultano invisibili”. Un surplus di PFU – spiega EcoTyre – che rimangono in giacenza presso i gommisti. La legge prevede che il deposito presso le aziende sia solo temporaneo, pena l’applicazione di severe sanzioni penali, da tre mesi e due anni, ed economiche, da 2.600 a 26.000 euro.
“Nonostante EcoTyre abbia raggiunto i suoi obiettivi, ha comunque deciso di fare uno sforzo ulteriore – spiega Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – destinando un extra-budget per far fronte a una difficoltà che tutto il settore è costretto ad affrontare. Chiediamo al Ministero dell’Ambiente – conclude Ambrogio – di farsi promotore appena possibile di un tavolo di confronto con tutti gli operatori del sistema per valutare le possibili soluzioni e predisporre iniziative idonee a evitare che nel 2016 si debba riaffrontare la stessa problematica”.
Gloria De Rugeriis