Ance: più fondi per le infrastrutture medio-piccole
‘Medio-piccolo è bello’. Rilanciare gli investimenti sulle infrastrutture medio-piccole, diffuse sul territorio, può servire a frenare la crisi. Ne è convinta l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), che ha rivolto un appello alla pubblica amministrazione in occasione della presentazione del proprio rapporto annuale, ad Ischia.
“Il Governo, spiega l’Ance, “ha presentato nella riunione del Cipe del 6 marzo 2009 un quadro programmatico degli interventi strategici da realizzare. Quadro composto per lo più da grandi opere, che potranno trasformarsi in cantieri solo in tempi medio-lunghi e che quindi avranno un limitato impatto anticongiunturale. Per questo”, prosegue il rapporto, “è necessario che sia varato al più presto il programma di opere medio-piccole immediatamente cantierabili, accolto dal Governo su proposta dell’Ance, a cui è stato destinato 1 miliardo di euro”.
Tuttavia, sottolinea l’associazione, “l’ottica non è solo anticongiunturale: l’obiettivo è quello di rilanciare la crescita e la competitività in un’ottica di medio-lungo periodo. E questo significa, in primo luogo, garantire finanziamenti adeguati alle necessità dei diversi paesi. Su questo fronte il nostro Paese si posiziona da tempo in fondo alla classifica europea”.
In Italia, infatti, la spesa per gli investimenti fissi, che riguarda principalmente le infrastrutture, si attesta intorno al 2,2% del Pil, contro il 2,5% della media dell’area euro, spiega l’Ance. E nel nostro Paese le risorse destinate alle infrastrutture hanno registrato nel corso degli anni andamenti altalenanti. Dopo il dimezzamento (-49%) degli stanziamenti che si è avuto nel triennio 2004-2006, si è avuto negli ultimi due anni un deciso recupero delle risorse per nuovi investimenti infrastrutturali (+12,4% nel 2007 e +13,3 % nel 2008), che però è stato interrotto dalla manovra di finanza pubblica per il 2009. La spesa pubblica per le infrastrutture sarà quest’anno di 16.824 milioni di euro. Ovvero -13,4% rispetto al 2008.
L’Ance, infine, ricorda i “problemi di cassa dei principali soggetti attuatori”, che nella difficile congiuntura sono particolarmente a rischio. “Va risolto”, conclude la nota, “il problema del ‘patto di stabilità interno’ degli enti locali” per dare liquidità al sistema.