Porto di Genova: un nuovo accordo sui tempi di carico e scarico merci
Si svolgerà sabato 2 aprile l’assemblea indetta dalle associazioni dell’autotrasporto per decidere se il 4 aprile verrà effettuato il fermo di cinque giorni proclamato per le attività portuali dello scalo genovese, oppure rinviato per verificare gli impegni presi durante gli ultimi incontri con il sottosegretario ai Trasporti Giachino e con l’Autorità Portuale.
“Siamo l’unico paese – ha dichiarato Giachino – che, in due anni e mezzo di crisi, è riuscito ad evitare blocchi di tir perché rappresenterebbero un danno enorme per la nostra economia e per Genova in particolare. Il Governo ha fatto tutte le cose che si era impegnato a fare. Bisogna trovare un accordo, assolutamente, perché né il paese né Genova – ha concluso il sottosegretario ai Trasporti – possono permettersi il blocco dello scalo del capoluogo ligure in questa fase di crisi internazionale. Non è assolutamente possibile”.
Intanto, nel corso di un recente incontro tra Autorità portuale e associazioni degli operatori portuali e dell’autotrasporto, è stato stabilito che l’ente portuale sottoporrà entro due settimane alle associazioni una bozza di accordo di programma relativo ai tempi di carico e scarico delle merci.
Le associazioni dell’autotrasporto proporranno all’assemblea dell’autotrasporto la sospensione del fermo dei servizi almeno fino al termine previsto per l’accordo di programma.
All’incontro hanno partecipato le associazioni di categoria degli operatori portuali Spediporto, Assagenti, Confindustria – Sezione Terminal Operators, Agespedo e le associazioni dell’autotrasporto Anita, Lega Coop Liguria, Confartigianato Trasporti, Cna/Fita, Fai/Conftrasporto, Trasportounito/Fiap, Fiap L/Confapi.
L’incontro sul tema dell’autotrasporto, ha spiegato l’Autorità Portuale, si è reso necessario in quanto il recente decreto dirigenziale attuativo della legge 127/2010, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ( del 25 marzo 2011), non contribuisce ad una chiarificazione in materia, e l’Autorità Portuale e le associazioni hanno ritenuto dover comunque dare seguito alle problematiche che l’autotrasporto genovese ha sollevato.
L’accordo dovrà definire diverse questioni: le pratiche operative da introdurre nel ciclo portuale documentale ed operativo tenuto conto del necessario utilizzo degli strumenti tecnologici; l’individuazione di regole certe per la determinazione di forme d’indennizzo per le soste eccessive e disservizi certificati; la definizione di strumenti di certificazione dei tempi di transito nelle aree operative e dei primi interventi atti a promuovere una più omogenea distribuzione dei flussi di traffico rispetto agli orari di funzionamento degli impianti portuali.