Armani: fusione tra Fs e Anas possibile entro l’anno
La fusione tra Fs e Anas potrebbe tagliare il traguardo entro la fine dell’anno. L’auspicio arriva dal presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, interpellato sulla tempistica dell’operazione che, nei giorni scorsi, ha ricevuto il via libera dal Mef.
“I tempi sono abbastanza stringenti. Oggi il team di lavoro ha svolto la prima riunione. Entro l’estate ci dovrebbero essere i contorni di fattibilità dell’operazione mentre l’implementazione richiederà un pò più di tempo. Il mio auspicio, ma su questo non mi sono ancora confrontato con nessuno, è quello di fine anno”, ha detto Armani interpellato a margine del convegno ‘Investimenti e infrastrutture: Italia cantiere aperto’ promosso da Key2 people executive search e The Boston consulting group.
“Abbiamo iniziato la fase esplorativa che implica rendere la sposa cioè noi, più presentabile. Dobbiamo rendere Anas appetibile e non bisogna consentire il rischio di riportare le Ferrovie nel perimetro della Pa. Per questo abbiamo bisogno di autonomia finanziaria con ricavi che ci consentano di uscire dalla Pubblica amministrazione e di avere un bilancio privo di liabilities insostenibili”, ha detto Armani riferendosi al nodo del contenzioso. “Si tratta di risolvere il contenzioso o di metterlo da parte” ha sottolineato Armani.
A chi gli chiedeva quale fosse il valore economico di questa operazione, Armani ha spiegato che questo “dipende dagli obiettivi di autonomia finanziaria che si vogliono perseguire”. “Io torno alla carica con le tariffe stradali che vanno fatte e che consentono di mettere ordine in un sistema che non l’ha mai avuto. Queste tariffe consentono di pagare per avere servizi migliori e questo consente anche di risparmiare”.
Il numero uno dell’Anas esclude la possibilità di un pedaggiamento dell’intera rete stradale della società. “Abbiamo 25mila chilometri di strade e i pedaggi non si riescono a fare. Abbiamo bisogno di un pagamento che deve essere certo e quello delle accise sulla benzina è un modello in cui la ‘collection’ è certa e semplice”. Ma, ha rilevato poi Armani, “ci sono modelli in Europa che si possono anche copiare come è il caso delle vignette sul bollo che consentono di controllare i passaggi. Proviamo a costruire -ha detto ancora Armani- un gruppo mondiale perché sia Anas che Fs sono grandi in Italia ma piccolissime nel mondo. E per competere all’estero bisogna essere grandi”.