Trenitalia: mancato rimborso ai pendolari per i ritardi, arrivano le sanzioni
Tre sanzioni pecuniarie per Trenitalia. Le ha irrogate il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti per la violazione, segnalata all’Autorità da singoli passeggeri e da un Comitato di pendolari, del diritto degli abbonati a ricevere dall’impresa ferroviaria un indennizzo adeguato, a fronte di ripetuti ritardi o soppressioni del servizio.
Le situazioni esaminate dal Consiglio riguardavano viaggiatori – tra cui numerosi pendolari – sulle tratte ferroviarie ricomprese nei contratti di servizio stipulati da Trenitalia con le Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna e Molise, per le quali sussistono obblighi di servizio pubblico.
Le tre sanzioni pecuniarie amministrative irrogate nei confronti di Trenitalia S.p.A., ammontano complessivamente a 13.000 euro, dei quali:
– 4.000 euro per la violazione accertata con riferimento ad una segnalazione del 12 marzo 2015, concernente la linea Cassino-Avezzano;
– 5.000 euro per la violazione accertata con riferimento ad un reclamo del 7 agosto 2015, concernente il percorso ferroviario Imola-Bologna;
– 4.000 euro per la violazione accertata con riferimento ad un reclamo del 10 novembre 2015, concernente il percorso ferroviario Isernia-Campobasso.
La violazione fa riferimento al decreto legislativo 17 aprile 2014, n. 70 recante “Disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 1371/2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario”. Come espressamente indicato nel regolamento (CE) n. 1371/2007, la tutela del diritto all’indennizzo è diretta anche a garantire l’interesse generale all’efficienza del servizio, mediante “un più forte stimolo per il mercato del trasporto ferroviario di passeggeri, a vantaggio dei viaggiatori”.