Sicurezza stradale: a Roma una tavola rotonda con Pd, Aci, Ania e Polstrada
“La strada più sicura” è lo slogan coniato dal Partito Democratico che a Roma ha deciso di scendere in galleria, nella Galleria Colonna, dove è stata organizzata una tavola rotonda, fuori dalle aule e dai luoghi per addetti ai lavori, insieme ad ACI, ANIA e alla Polizia Stradale. Per tutta la giornata è stata offerta ai passanti la possibilità di mettersi alla prova sul simulatore di guida messo a disposizione dall’ACI, un modo per avvicinare i cittadini all’impegno politico e all’emergenza sicurezza stradale.
“Fare della sicurezza stradale una priorità di Governo – ha dichiarato l’onorevole Silvia Velo, Vice Presidente Commissione Trasporti alla Camera e organizzatrice dell’evento – è l’obiettivo centrale dell’iniziativa, affrontando l’incidentalità come un’emergenza sociale oltre che economica e non considerandola un semplice problema. Questo impegno è correlato ad una serie di proposte, come l’individuazione delle intestazioni fittizie, un morbo italiano che favorisce la deresponsabilizzazione sulla quale siamo già intervenuti”.
Al di là delle singole proposte conta soprattutto “fare sistema” che è la direzione sulla quale puntare come ha rilevato il Segretario generale ACI, Ascanio Rozera, anche dal punto di vista della comunicazione. In tal senso dal dibattito è emersa la centralità di Internet e la potenzialità di campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione on line perché si tratta di uno strumento coinvolgente per i giovani e che fa leva sull’interattività, quindi sull’emulazione. Tra l’altro ha a costi ridotti e potrebbe essere un buon alleato nella battaglia. Sul fronte delle sanzioni ed inasprimento delle pene si è fatto molto con il nuovo Codice della Strada ma resta l’incertezza legata all’onerosità dei controlli rispetto alle disponibilità di personale risorse economiche. La proposta di Piero Caramelli Direttore della I Divisione del Servizio Polizia Stradale Ministero dell’Interno che ha dichiarato che “non si tratta di militarizzare il paese ma di convogliare le risorse specializzate dove occorrono veramente per i compiti fondamentali della polizia e reclutare invece ausiliari, tra l’altro con il vantaggio di un’opportunità per l’occupazione senza grande dispendio per tutti quei compiti di supporto come la rilevazione degli incidenti di modesta entità”.
Altro tema emerso, anche se ormai è solo una conferma, come ha sottolineato il Presidente della Consulta per la sicurezza stradale a Roma, Marcello Aranci, è l’ambiente urbano come nodo cruciale per la criticità: dagli anni Novanta agli Anni 2000 a Roma si è rilevato lo spostamento del traffico dalle 4 alle 2 ruote con 800mila mezzi immatricolati nella Capitale attualmente. Questo ha comportato un innalzamento della mortalità di questo ambito in valore assoluto anche se il complesso delle vittime totale è diminuito. Il focus dell’attenzione dev’essere quindi sulla nuova utenza debole.
Ilaria Guidantoni