Cartello case costruttrici: Cna Fita, class action per gli autotrasportatori toscani
Cna Fita (Federazione italiana trasportatori artigiani) anche in Toscana invita i suoi associati ad aderire fino al 31 ottobre all’azione collettiva promossa a livello nazionale contro “il cartello delle case costruttrici di autocarri”. La Commissione europea, nei mesi scorsi aveva accertato una violazione della normativa Ue antitrust da parte dei costruttori MAN, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e DAF: per 14 anni i costruttori di autocarri hanno stretto accordi collusivi in materia di prezzi degli autocarri e sul trasferimento ai clienti dei costi per conformarsi a norme più rigorose in materia di emissioni. La Commissione europea ha comminato un’ammenda record di 2.926.499.000 euro.
“In Toscana si tratta di almeno 80.000 veicoli”, sostiene l’associazione, che lamenta come i camion di medie (da 6 tonnellate) o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) Daf, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, Man/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania sarebbero stati pagati il 20% più del dovuto dagli autotrasportatori.
“Tutti gli autotrasportatori intenzionati ad aderire all’azione collettiva – spiega il presidente di Cna Fita Toscana, Franco Coppelli – possono contattare le sedi territoriali della Cna, presso cui possono firmare la convenzione per l’adesione e consegnare copia della documentazione rilevante, in particolare i documenti comprovanti l’acquisto, il leasing, o il noleggio a lungo termine degli autocarri”.