Trasporto postale: il Mise chiede agli operatori l’adeguamento alla normativa
Il Ministero dello Sviluppo Economico sta scrivendo alle imprese di trasporto e logistica titolari di autorizzazioni postali generali, per chiedere l’adeguamento alla vigente disciplina, pena la decadenza del titolo autorizzativo. Ne ha dato notizia la Fedit, Federazione italiana trasportatori.
Secondo il MISE e l’AGCOM la gestione di pacchi fino a 30 chilogrammi configura un servizio postale assoggettato al regime della autorizzazione generale. In base alle attuali disposizioni, l’autorizzazione viene rilasciata solo agli operatori postali, cioè a coloro che adottano il codice Ateco delle poste, versano contributi all’Agcom, al Mise, al Fondo di compensazione del Servizio Universale e applicano il contratto di lavoro di riferimento del settore postale.
Nelle lettere di sollecito, il Ministero precisa che solo il trasferimento della merce da un centro di smistamento a un altro centro di smistamento può essere esente dall’autorizzazione generale, mentre quando la merce viene trasferita a un destinatario finale si configura “attività di trasporto postale”.
Sulla questione è pendente al TAR del Lazio il ricorso presentato dalla stessa Fedit unitamente a Confetra; il giudizio è attualmente all’esame pregiudiziale della Corte di Giustizia Europea.
Le imprese che hanno ricevuto il sollecito del Mise e che non intendono adeguarsi, precisa Fedit, possono replicare con una lettera in cui specificano la condizione di attesa del giudizio.