Lime: codice della strada, incentivi e sicurezza per monopattini e biciclette condivisi
La micromobilità elettrica urbana e condivisa di Lime a Intermobility Future Ways
Lime, azienda leader mondiale della micromobilità elettrica condivisa, è stata tra i protagonisti di Intermobility Future Ways, il forum dedicato alla mobilità condivisa, svoltosi dal 19 al 21 novembre 2024 presso il Rimini Expo Centre, in occasione di IBE 2024.
Durante l’evento, Alessio Raccagna, Senior Director Government Affairs – Southern Europe di Lime, ha offerto un contributo significativo, presentando una panoramica sull’evoluzione della sharing mobility in Italia, con dati aggiornati tratti dall’Ottavo Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility e dal Primo Rapporto Future Ways, presentati durante la manifestazione.
La relazione tra micromobilità e trasporto pubblico locale
Durante il suo intervento, Alessio Raccagna ha sottolineato che la collaborazione tra micromobilità e trasporto pubblico locale (TPL) è essenziale per creare un sistema di mobilità urbana integrata e sostenibile.
Ha evidenziato l’importanza di infrastrutture presso i nodi del TPL per facilitare l’accesso ai mezzi condivisi, quali biciclette e monopattini, e garantire così una maggiore capillarità del servizio, favorendo modelli di mobilità multimodale.
“La relazione tra micromobilità e trasporto pubblico locale (TPL) rappresenta una delle leve principali per promuovere una mobilità urbana integrata e sostenibile. Come evidenziato durante l’ottava Conferenza Nazionale Sharing Mobility a Rimini, durante Intermobility Future Ways, l’infrastrutturazione presso i nodi del TPL è cruciale per migliorare l’accessibilità dei mezzi condivisi, consentendo agli utenti di completare agevolmente il proprio viaggio. Lime è impegnata a collaborare con le amministrazioni locali per garantire una capillarità del servizio, favorendo l’adozione di modelli di mobilità multimodale, dove la micromobilità diventa parte integrante del sistema di trasporto cittadino.”
Accessibilità economica e incentivi pubblici per la micromobilità
Lime ha posto l’accento sull’importanza dell’accessibilità economica al servizio di monopattini e biciclette per aumentare la diffusione della micromobilità condivisa.
Alessio Raccagna ha ribadito la necessità di incentivi pubblici e ha descritto come le formule di abbonamento offerte dall’azienda possano abbattere i costi, rendendo la mobilità con bicicletta e monopattioi più accessibile e sostenibile.
“Un aspetto altrettanto centrale è quello dell’accessibilità economica e della percezione dei servizi di micromobilità – in special modo quella di Lime, che ricordo, ha diverse formule di abbonamento per abbattere i costi delle corse singole. In questo senso, l’espansione e il rinnovo dello stanziamento di fondi pubblici destinati all’utilizzo di mezzi condivisi rappresentano una soluzione concreta per aumentare la diffusione di queste alternative di mobilità sostenibile. Lime sostiene con forza queste iniziative, poiché allineate alla sua mission di rendere la mobilità accessibile, condivisa e sostenibile. Inoltre, è essenziale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla flessibilità e sull’unicità di questi servizi rispetto al TPL tradizionale, specialmente in contesti specifici come i grandi eventi, dove la micromobilità si adatta più rapidamente alle esigenze degli utenti.”
Normative e sicurezza per biciclette e monopattini
In relazione alle nuove evoluzioni normative, Raccagna di Lime ha espresso preoccupazione riguardo a misure come l’obbligo del casco per i monopattini, sottolineando che potrebbero rappresentare una barriera per l’utilizzo spontaneo dei mezzi condivisi.
Lime si impegna a rispettare le normative e chiede che ogni misura venga supportata da dati concreti, come quelli emersi dal Rapporto dell’Osservatorio Sharing Mobility.
“Riguardo alle evoluzioni normative, è fondamentale che le nuove regolamentazioni favoriscano uno sviluppo equilibrato del settore. L’obbligo del casco, ad esempio, se mal gestito, potrebbe costituire una barriera all’uso spontaneo dei mezzi condivisi. Lime, oltre a ritenere che un evenutale obbligo si applichi eventualmente all’utente, rimane impegnata a rispettare le normative nazionali e locali, ma sottolinea che ogni misura deve essere basata su dati concreti, come quelli emersi dal rapporto dell’Osservatorio Sharing Mobility presentato qui a Rimini, che dimostrano la sicurezza dei nostri servizi. Il nostro obiettivo resta quello di costruire un ecosistema di mobilità che sia innovativo, accessibile e rispettoso dell’ambiente, lavorando in sinergia con i decisori pubblici per migliorare la qualità della vita nelle nostre città.”
Codice della Strada per monopattini e biciclette
Ha poi commentato la possibile revisione del Codice della Strada, evidenziando che qualsiasi modifica normativa deve mantenere un equilibrio tra sicurezza e promozione dell’utilizzo dei mezzi di micromobilità.
“Per quanto concerne la modifica del Codice della Strada, come Lime riteniamo che ad oggi, qualora fosse confermato, questo si tratterebbe comunque di un passo indietro rispetto anche a quanto evidenziato l’ottava Conferenza Nazionale Sharing Mobility, che mostra per l’ennesima volta come non ci sia alcun problema sulla sicurezza dei mezzi. In secondo luogo, riteniamo che l’obbligo del casco non si applica al settore dello sharing, nel senso che non è in capo all’operatore ma chiaramente è l’utente che dovrà eventualmente portare il suo casco. Aspettiamo chiaramente le evoluzioni normative che ci saranno in materia, rimanendo a disposizione per collaborare con le istituzioni, mantenendo sempre il nostro obiettivo di fornire un servizio affordable, shared e sustainable.”
Lime ribadisce il suo impegno a lavorare in sinergia con le istituzioni pubbliche per favorire una transizione verso città più vivibili, accessibili e rispettose dell’ambiente, con la micromobilità come elemento chiave di una mobilità sostenibile e integrata.
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