Road Alliance: Anita, documento fondamentale per l’autotrasporto
“Non possiamo che essere felici per l’affermazione secondo la quale la liberalizzazione del trasporto stradale non possa essere perseguita se non dopo che sia stata messa in atto un’armonizzazione della legislazione sociale”. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha commentato così la firma a Parigi del memorandum “Road Alliance” da parte di otto Paesi membri dell’Unione europea – Italia, Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo e Svezia – e dalla Norvegia, che mira a promuovere una politica integrata per la tutela dei diritti sociali dei lavoratori e della sicurezza stradale nel settore dell’autotrasporto.
Baumgartner ha aggiunto che “si tratta proprio di ciò che l’associazione chiede da tempo. Condividiamo pienamente l’impostazione delle politiche del trasporto portate avanti dal governo, e apprezziamo la determinazione, la forza e l’attenzione con la quale il Ministero dei Trasporti e il Sottosegretario Simona Vicari, stanno seguendo questo importante capitolo della vita delle imprese di autotrasporto”.
Il memorandum fissa un piano d’azione che persegue due obiettivi: far convergere alcune misure nazionali di attuazione regolamenti europei e migliorare la vita dei lavoratori e armonizzare le pratiche di controllo sulla base di reciproche esperienze, rafforzando la cooperazione per una lotta più efficace contro le frodi.
“Accogliamo positivamente la Road Alliance firmata a Parigi, documento fondamentale per la risoluzione di problematiche oggettive e per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto con il governo poiché solo con la collaborazione e la condivisione si possono ricercare soluzioni adeguate a riposizionare le imprese italiane nel mercato europeo – ha aggiunto il presidente di Anita -. Siamo molto soddisfatti anche della volontà di agevolare l’uso della CMR elettronica (e-CMR) attraverso l’adesione al protocollo aggiuntivo UNECE riteniamo, infatti, che bisogna essere aperti alle innovazioni e soprattutto a quelle che riducono abusi e illegalità nelle attività di autotrasporto”.
Sul tema delle autorizzazioni multilaterali CEMT, Anita che aveva chiesto l’uscita dell’Italia dal sistema delle Quote, registra una maggiore sensibilità da parte degli altri Paesi firmatari.