Fermerci a Salvini, Meloni e Giorgetti: rischio danni irreparabili
Fermerci, appello al Governo: il trasporto ferroviario merci ha bisogno di incentivi. Serve chiarezza, coerenza e tempestività nello sbloccare la Loco e Carri
Appello a Salvini, Meloni e Giorgetti da parte di Fermerci: “Ritardi e tagli a incentivi del trasporto ferroviario merci, rischio danni irreparabili alle aziende del settore”
Fermerci, l’appello: rischio danni irreparabili al trasporto merci ferroviario
InFermerci ha lanciato un allarme sulla situazione del trasporto merci ferroviario. Non è il primo: già nel recente passato, più volte è stata richiamata l’attenzione su delle tematiche specifiche.
L’oggetto della preoccupazione di Fermerci, infatti, sono gli incentivi per le aziende del settore logistico ferroviario. Questi incentivi infatti tardano ad arrivare e sono stati ridimensionati nelle cifre. Stavolta, Clemente Carta (Presidente di Associazione Fermerci) in persona è intervenuto per parlarne.
Le preoccupazioni di Rizzi e Carta
Clemente Carta si è detto preoccupato innanzitutto dalla situazione della misura di incentivi “Loco e Carri“, introdotta nel 2021 e autorizzata dalla Commissione Europea nel 2023, poiché tale misura non è stata ancora attuata. Come già sottolineato qualche giorno fa da Giuseppe Rizzi, direttore generale di Fermerci, la misura Loco e Carri è stata definanziata di 55 milioni dalla Legge di convesione del Decreto Omnibus. Si tratta di un taglio pari al 40% del totale. Carta inoltre avvisa che la mancata attuazione in tempi celeri del Regolamento potrebbe portare alla perdita di 115 milioni di euro. Si tratterebbe di un duro colpo per gli operatori del settore, poiché molti di loro aveveno dato il via a corposi investimenti nell’ottica di ricevere a breve l’aiuto di questi incentivi. Un esempio è l’acquisto di 196 nuove locomotive, costate quasi un miliardo di euro.
Lungaggini burocratiche pericolose
Carta ha parlato dell’importanza della logistica ferroviaria per l’Italia, definendola un asset strategico. Tuttavia, “lungaggini burocratiche e ritardi legislativi ne ostacolano il pieno potenziale e le imprese che vi operano e investono hanno bisogno di coerenza e certezza delle regole. Per Fermerci, dunque, è fondamentale sbloccare immediatamente le risorse attualmente inutilizzate. Alternativamente, la richiesta è di congelarle per ulteriori verifiche, evitando nuovi tagli che creerebbero grossi problemi alle imprese che si sono già impegnate in investimenti e spese.
“Chiediamo al Governo di agire con urgenza. Il trasporto ferroviario merci rappresenta un pilastro fondamentale per la sostenibilità e la competitività del nostro sistema logistico. Non possiamo permetterci di perdere ulteriori risorse o di compromettere investimenti già avanti”, la conclusione del presidente di Fermerci, Clemente Carta.
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