Fercam e Artoni firmano un accordo al Mise dopo l’ok dei sindacati
Dopo settimane di nuove trattative, ieri, dopo la sottoscrizione dell’accordo sindacale tra sindacati e i rappresentanti Artoni e Fercam, a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico, il gruppo Fercam e Artoni hanno firmato il contratto con il quale Fercam è subentrata in 14 filiali – rami d’azienda (Brescia, Bergamo, Varese, Vercelli, Alessandria, Piacenza, Mantova, Modena, Reggio Emilia, Cesena, Civitanova Marche, Pisa, Terni e Latina) dell’Artoni con 140 dipendenti direttamente impiegati in queste attività, che danno inoltre lavoro ad un indotto di circa 500 lavoratori indiretti delle cooperative e dei vettori addetti allo smistamento alla raccolta ed alla distribuzione delle merci.
“Vista la situazione operativa in cui si è venuto a trovare il gruppo Artoni, è stata l’unica operazione industriale e aziendale possibile e realizzabile”, sottolinea Thomas Baumgartner, presidente Fercam.
Oltre al citato accordo, le parti Fercam e Artoni hanno siglato dei contratti per la distribuzione e raccolta di merce in alcune aree geografiche, per permettere ad Artoni una, se pur ridotta, continuità aziendale. Fercam inoltre ha proposto anche l’acquisizione di una parte significativa degli immobili delle piattaforme distributive con un impegno finanziario non indifferente, di supporto anche alla riduzione degli impegni debitori di Artoni.