Trasporto pubblico locale: oggi la proposta di riforma in Cdm
“Il trasporto pubblico locale è una vera priorità nazionale per il governo. Ne ho parlato oggi al convegno organizzato da Federmobilità a Brescia sul futuro del trasporto”. Lo ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook il ministro dei Trasporti Graziano Delrio aggiungendo che “dal 2014 abbiamo detto che questo tema non era più rimandabile: fino ad ora abbiamo ragionato in termini di costi e di risorse disponibili e si è avuto poco coraggio nel fare investimenti e nel guardare a lungo termine. Eppure, il tpl è un pezzo dell’economia e dell’efficienza di una città, è un pezzo della qualità di vita delle città e dei cittadini, ed è un pezzo importante per la sostenibilità”.
La riforma del trasporto pubblico locale, con l’attribuzione dei fondi, con i costi standard e i ricavi standard, è nel decreto oggi in esame al Consiglio dei Ministri.
Ad esempio sul tema della congestione urbana, ha scritto il ministro, il trasporto pubblico locale va affrontato non solo come costi diretti ma come benefici alla salute pubblica: “Dobbiamo fare un’inversione culturale mettendo al centro della riforma il diritto del cittadino alla mobilità sostenibile, ed è quello che, appunto stiamo provando a fare con azioni continue. Stiamo lavorando su quattro fronti: migliorare, recuperando i principi della riforma del Tpl, l’efficienza e i servizi mettendo al centro il cittadino; dare certezza per il finanziamento statale alle regioni; definire i costi standard dei servizi, superando il concetto di spesa storica, e quindi finanziando veramente i servizi resi o necessari; rinnovare il parco mezzi, che è tra i più obsoleti d’Europa, con un’età media di 12 anni”.
Delrio ha poi aggiunte che per il rinnovo dei mezzi il ricambio sta procedendo. E’ già stato speso oltre 500 milioni per il ricambio dei bus, e con le Stabilità 2016-17 è previsto un piano a lungo termine che consentirà di cambiare 5.000 bus nel 2017 e 2.500 ogni anno per i 15 anni successivi: “Non smettiamo di lavorare alla promozione dell’utilizzo del mezzo pubblico, cercando di individuare come sostenere ad esempio la spesa per l’abbonamento con la detraibilità. Molte di queste misure come l’incentivo alle gare e la lotta all’evasione troveranno spazio nel decreto che stiamo per presentare. Il tpl deve cambiare faccia: salire su un bus o su un treno puntuale, pulito, moderno, senza barriere, deve essere un diritto garantito nel percorso casa-lavoro casa-scuola, in modo diffuso in Italia”.