Energie rinnovabili: a Napoli un convegno sul ruolo del GNL nel futuro dei trasporti
ll Gnl (Gas naturale liquefatto) come combustibile alternativo anche per il trasporto marittimo. Si è concluso a Napoli il convegno “Le rotte per il Gnl” in cui si è fatto il punto su un futuro sostenibile dei trasporti in Italia. Infatti durante l’incontro organizzato da Assocostieri sono state presentate le linee guida autorizzative per le infrastrutture del Gnl che poi saranno presentate anche nei porti di altre città.
Infatti il Mise sta promuovendo la diversificazione delle provenienze e l’aumento del contributo del Gnl, fino allo scorso anno proveniente quasi esclusivamente dal Qatar. L’approvvigionamento del gas tramite Gnl – è emerso dal workshop – consentirà di cogliere l’opportunità di un mercato Gnl che si prevede over-supply a livello mondiale fino alla prima metà del prossimo decennio, con conseguente scenario di prezzi competitivi anche rispetto al gas via pipeline. Allo stesso tempo, permetterà di gestire la maggior volatilità delle importazioni da Sud (in particolare dall’Algeria ) offrendo alternative di approvvigionamento per il mercato soprattutto a breve termine. Per il gas in particolare con la Strategia energetica nazionale si vuole tracciare un percorso che permetta di ottenere un sistema più sicuro, competitivo e flessibile.
In tal senso Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio che era presente ha sollecitato le case produttrici, condividendo i principi del convegno per un futuro sostenibile dei trasporti in linea con quanto raccomandato dall’Unione Europea anche sul fronte del trasporto su gomma.
“Siamo concretamente favorevoli a utilizzare la fonte energetica alternativa e pulita e lo dimostriamo con i fatti – ha dichiarato Uggè – In Valtellina si è realizzata forse la prima esperienza in una zona alpina di conversione di una parte della flotta del gruppo Maganetti, leader del trasporto valtellinese, che ha anche contribuito a far nascere un’ area di rifornimento nella zona di Colico (Lecco). Occorre che Governo, imprese costruttrici e operatori del trasporto facciano la propria parte: ll Governo stanziando risorse per chi procede con la sostituzione del parco circolante, ma anche favorendo aree di rifornimento; gli operatori del trasporto investendo per avviare la sostituzione dei mezzi e le case costruttrici facendo in modo che gli automezzi siano in grado di assicurare tutte le attività di autotrasporto”.
“Oggi – ha concluso il presidente di Conftrasporto – pochi sanno che vi sono imprese pronte a investire nel traino di semirimorchi che trasportano merci pericolose, in attuazione di norme comunitarie, ma diverse case costruttrici non hanno ancora l’omologazione necessaria. Un caso o la scelta di ridurre le scorte nei piazzali?”.