Veneto: siglato accordo per la soppressione dei passaggi a livello. Opere da qui al 2021.
“Una svolta per il futuro delle infrastrutture nel Veneto”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha definito l’ccordo da sottoscritto con l’ad di Rete Ferroviaria Italiana – RFI, Maurizio Gentile, che porterà alla soppressione di 84 di passaggi a livello, con un investimento iniziale complessivo di 117 milioni 600 mila euro, dei quali 72 milioni in capo a RFI e 45 milioni 600 mila euro in capo alla Regione. Già nel 2017, la Regione riconoscerà a RFI l’importo di 24 milioni 500 mila euro, nel 2018 6 milioni 100 mila euro, nel 2019 10 milioni 350 mila euro, nel 2020 4 milioni 250 mila euro, nel 2021 400 mila euro.
“Il lavoro paga sempre – ha commentato il Governatore – tanto che rispetto al 2010 abbiamo affrontato con successo importanti sfide: la soluzione del problema Sfmr con la sottoscrizione del lodo, il rinnovamento del materiale rotabile con l’entrata in servizio di molti nuovi treni, l’orario cadenzato che ci ha portato a una puntualità del 98% entro i cinque minuti, l’avvio della realizzazione del Treno delle Dolomiti, l’elettrificazione delle tre tratte pedemontane e dell’anello basso del bellunese, un nuovo accordo con Trenitalia che è in corso di definizione”.
“Con L’Accordo con Rfi di oggi verranno risolti anche i punti neri per la viabilità legati ai passaggi a livello – ha concluso – con una risposta forte alle necessità locali”. L’importo necessario al finanziamento degli interventi previsti è stabilito in € 117.600.000 ed è relativo ai lavori di tutte le opere sostitutive, comprensivo degli oneri di progettazione, fiscali, di quelli relativi alle interferenze ferroviarie, espropri e quanto altro necessario, ed è così suddiviso:
€ 72.000.000 in capo ad RFI;
€ 45.600.000,00 in capo a Regione del Veneto (oltre agli oneri di progettazionein capo alla Regione stessa).
In alcuni casi, con un solo intervento sarà possibile eliminare anche due o tre passaggi a livello.