Ecopass Messina: la protesta dell’Aias
“L’ordinanza del Commissario delegato del Comune di Messina, che reintroduce il pagamento del ticket ecopass, nega il diritto alla libera circolazione delle merci sullo Stretto di Messina, oltre a penalizzare l’export dei prodotti siciliani”. Lo scrive l’Aias (Associazione imprese autotrasportatori siciliani) commentando la recente ordinanza relativa al nuovo Ecopass che sta per entrare in vigore a Messina.
Secondo l’associazione, i costi per l’attraversamento dello Stretto sono già abbastanza alti. “Un mezzo commerciale oggi paga circa € 650,00 per la tratta Messina Salerno, non è possibile tollerare la corresponsione di ulteriori € 40,00 per il solo raggiungimento dell’ approdo – scrive l’Aias -. Sulla base dei dati del 2010, comunicati dall’Autorità Portuale di Messina, i passaggi dei mezzi commerciali per l’attraversamento dello Stretto da Norimberga e da Rada S. Francesco sono stati 389.714, numero che crescerà nel 2011 per l’ampliamento dell’offerta delle Compagnie di Navigazione, resasi necessaria per la maggiore richiesta dell’utenza, per il rispetto delle ore di guida previste dal nuovo C.d.S., ma che, anche se rimanessero tali, frutterebbero al Comune 15.588.560 Euro. Dagli stessi dati si evince un numero di passaggi dall’approdo Tremestieri pari a 484.183 per i quali, in base alla stessa tabella dovranno essere corrisposti € 5.00 a passaggio per un totale di € 2.420.915. Una previsione di € 18.009.475 sborsata solo dagli autotrasportatori”.
L’Aias, infine, dichiara uno “stato di agitazione che si tramuterà in fermo di categoria, laddove non dovesse pervenire la risoluzione di questo vergognoso pizzo, che non rispecchia l’immagine della Sicilia e dei Siciliani tutti”.