Unatras: risposte concrete o sarà il fermo
Subito risposte concrete per l’autotrasporto, altrimenti sarà il fermo nazionale. E’ l’ultimatum lanciato da Unatras prima dell’incontro tra le sigle dell’autotrasporto e il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, previsto per giovedì.
“Siamo i secondi terremotati d’Italia e se giovedì il Ministro non arriverà al tavolo con proposte concrete, sia sul piano normativo che su quello delle risorse, è possibile che il Consiglio nazionale dell’Unatras venerdì decida un fermo nazionale”, afferma il presidente nazionale della Cna Fita e di Unatras Franco Coppelli.
“Sul piano legislativo, nell’arco di un anno sono stati presi provvedimenti che poi di fatto si sono azzerati fino a diventare negativi. Anche sul piano delle risorse non abbiamo visto tutto ciò che ci era stato promesso”, prosegue Coppelli. “Chiediamo di poter lavorare rispettando i requisiti minimi di sicurezza. Per rispettarli oggi le nostre aziende non riescono più a stare sul mercato perché Confindustria, attaccandosi a mille cavilli, ci chiede servizi a tariffe sempre più basse”.
Coppelli ricorda anche la crisi delle iscrizioni all’Albo. “Il saldo tra iscrizioni ed estinzioni all’Albo degli Autotrasportatori lo scorso anno è stato negativo, meno 3000 imprese”, spiega, “ma quest’anno prevediamo un disastro: tre, quattro volte tanto. E’ chiaro poi che prima di chiudere ci sono imprese che le tentano tutte e le maglie dei controlli sono allargate, così che alla fine sulla strada ognuno fa un po’ quello che vuole. Questo non è giusto”.