Blocco ferrovia Reno: Confindustria chiede forte iniziativa UE
A quattro giorni dalla riapertura del corridoio Reno-Alpi, che dovrebbe avvenire il prossimo 2 ottobre stando all’ultimo annuncio delle ferrovie tedesche, Confindustria esprime grande preoccupazione per le ricadute negative che le imprese, industriali e logistiche, hanno subito a seguito dell’interruzione della linea ferroviaria a Rastatt, presso Stoccarda, sull’asse strategico che collega la città di Genova a quella di Rotterdam.
È Guido Ottolenghi, Presidente del Gruppo Tecnico Logistica, Trasporti e Economia del Mare di Confindustria, a sostenere che il sistema logistico, il trasporto ferroviario e l’attività produttiva del nostro Paese, soprattutto quella interessata agli scambi commerciali con l’Europa continentale e al transito nei porti del Nord Europa per gli scambi intercontinentali, sta subendo gravi danni. “L’impatto sul sistema produttivo italiano, in particolare su quello del Nord, ma anche del Sud Italia – ha commentato Ottolenghi – ha prodotto, da un lato, una sensibile crescita dei costi del trasporto e di quelli logistici, che incideranno sui prezzi delle merci trasportate e sulla loro competitività, e dall’altro, registra segnali preoccupanti da parte degli operatori ferroviari e dai centri intermodali, che hanno ridotto la loro attività mediamente del 60%, proprio in una fase di forte crescita del traffico”.
Un evento, quello del cedimento dei binari a Rastatt, che mette in evidenza la fragilità del sistema logistico della Rete Europea di Trasporto (Ten-t), ponendo in primo piano l’esigenza di attivare una governance infrastrutturale europea con lo scopo di definire preventivamente le misure necessarie atte a gestire situazioni critiche come quella avvenuta. E proprio in questo senso intende Confindustria promuovere una iniziativa congiunta a livello europeo con le altre rappresentanze industriali nazionali coinvolte e in accordo con le rappresentanze del trasporto e della logistica del mondo confindustriale.
Una situazione critica, dunque, che persiste dal 12 agosto e che aveva visto una prima possibile riapertura il 26 agosto, ma subito posticipata.
Gal Der