Polizia di Stato compie 110 anni: a Pietrarsa un convegno con Fs sulla sicurezza delle stazioni
“Nei prossimi dieci anni investiremo due miliardi e mezzo di euro in modo che la quasi totalità delle nostre stazioni diventino più semplici da usare, più facili da raggiungere ma soprattutto stazioni dove si possa stare in tranquillità e serenità, in un ambiente che abbia recuperato il proprio rapporto con le città”. Così l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, nel corso della manifestazione per il 110° anniversario della Polizia ferroviaria svoltasi al museo di Pietrarsa, a Portici, nel napoletano. Durante il convegno si è parlato di sicurezza ferroviaria e nello specifico: “Le stazioni ferroviarie: architetture sociali dove arte, funzionalità e sicurezza si incontrano”.
L’evento, organizzato da Polizia di Stato e Ferrovie dello Stato Italiane, ha costituito un’occasione di confronto e dibattito sulla complessità e le nuove sfide poste dallo scenario ferroviario, profondamente cambiato nell’ultimo decennio e in continua evoluzione. Al centro della discussione, cosa sono e cosa rappresentano le stazioni oggi, sia nell’immaginario collettivo e mediatico sia secondo i dati reali. Il dibattito è stato aperto da Maurizio Gentile, a cui è seguito l’intervento del Direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, e dal Capo della polizia, Franco Gabrielli.
Ad intervenire anche Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria, Mario Morcellini, Commissario Agcom, consigliere della Comunicazione presso l’Università Sapienza di Roma, Tiziana Coccoluto, Vice Gabinetto Vicario Mibact, Franco Fiumara, Direttore Protezione Aziendale di FS Italiane e Antonio De Iesu, Questore di Napoli.
I numeri sulla sicurezza delle stazioni le descrivono sicure grazie ad un impegno significativo nelle attività di prevenzione e controllo del territorio: 165.835 i servizi di vigilanza ordinari dall’inizio dell’anno, 1.710 quelli straordinari per un totale di 913.819 controlli effettuati dalla Polizia Ferroviaria. La sicurezza è concretamente espressa dal calo generalizzato dei reati in ambito ferroviario: in particolare i furti nelle stazioni hanno fatto registrare negli ultimi anni un costante decremento (-7% nel 2015, -29% nel 2016, con un’ulteriore -5% nell’ultimo quadrimestre).
Il museo di Pietrarsa sorge adiacente alla stazione ferroviaria Pietrarsa-San Giorgio a Cremano. Il museo ferroviario è stato realizzato nella stessa struttura dove sorgeva il reale opificio borbonico, concepito da Ferdinando II di Borbone nel 1840 come industria siderurgica e dal 1845 come fabbrica di locomotive a vapore. L’attività ebbe inizio con il montaggio sul luogo di 7 locomotive, utilizzando le parti componenti costruite in Inghilterra secondo uno dei precedenti modelli inglesi acquistati nel 1843. Nel 1853 a Pietrarsa prestavano la loro opera circa 700 operai facendo dell’opificio il primo e più importante nucleo industriale italiano oltre mezzo secolo prima che nascesse la Fiat e 44 anni prima della Breda.