Terremoto: oggi riapre al traffico la ex strada statale 209 Valnerina
Riapre al traffico oggi la ex strada statale 209 “Valnerina”, nel comune di Visso, sul confine tra Umbria e Marche. Il terremoto del 30 ottobre 2016 aveva stravolto l’assetto idrogeologico dell’intero versante causando il crollo di parte del costone roccioso e deviando il corso del fiume Nera. La riapertura è stata annunciata nel corso di un sopralluogo sui cantieri delle aree del centro Italia colpite dal sisma, al quale hanno preso parte il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, l’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani, e il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli, che hanno eseguito una visita tecnica nei principali cantieri per il ripristino della viabilità in tutta l’area del sisma. Nel corso della giornata sono intervenuti anche i presidenti delle regioni Marche e Lazio, Luca Ceriscioli e Nicola Zingaretti, l’assessore alle infrastrutture della Regione Umbria, Giuseppe Chianella, i presidenti delle province di Ascoli Piceno, Perugia e Macerata, Paolo D’Erasmo, Nando Mismetti e Antonio Pettinari, nonché il Commissario Straordinario di Ussita Mauro Passerotti e i sindaci di Visso, Giuliano Pazzaglini, di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, di Norcia, Nicola Alemanno e di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci.
I lavori necessari alla riapertura della strada ex S.S. 209 “Valnerina” hanno avuto inizio lo scorso agosto, dopo una complessa fase di indagini geologiche e di progettazione. Un’ampia parte del versante roccioso, per effetto delle scosse sismiche, era infatti crollata travolgendo sia la strada che il corso del fiume Nera con 60mila metri cubi di materiale che avevano occupato un’area di 18mila metri quadrati e con accumuli fino a 15 metri di spessore. Inoltre, 4,5 km limitrofi di strada sono stati interessati da una diffusa caduta massi, con pezzature anche di oltre un metro cubo di grandezza. I lavori, per un investimento di oltre 10 milioni di euro, hanno richiesto l’impiego di rocciatori specializzati e hanno riguardato: la bonifica delle pendici rocciose dai massi pericolanti, il ripristino delle reti paramassi, la realizzazione di nuove barriere in quota e reti a protezione della sede stradale, la realizzazione di una bretella provvisoria che ha consentito il transito del traffico locale a partire da ottobre 2017, la rimozione e la riprofilatura della massa franata, la demolizione di una galleria, la ricostruzione di un ponte, la ricostruzione dell’alveo del fiume Nera (inizialmente canalizzato in un alveo provvisorio per consentire i lavori) oltre al ripristino definitivo della sede stradale.
Da domani il transito sarà consentito a tutti i veicoli senza limitazioni di orario, con regolazione a senso unico alternato in un breve tratto per consentire il completamento degli interventi, previsto entro marzo.
Dopo il sopralluogo si è svolto un tavolo tecnico a Micigliano (Rieti) per fare il punto sullo stato delle opere di ripristino della viabilità nel cratere del terremoto del 2016. Nelle aree del sisma sono in corso interventi su oltre 500 siti, per uno stanziamento complessivo di 474 milioni di euro. A questo si aggiungeranno altri 121 interventi stanziati a dicembre. “Quello che si sta realizzando è un intervento ampio e articolato non solo su strade statali, ma anche su arterie provinciali e comunali, per un totale di 124 strade – ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, al termine dei lavori -. Per il ripristino della viabilità colpita dal sisma Anas ha investito fin da subito il massimo delle proprie forze, sia nella fase di emergenza che nella fase di ricostruzione, con l’obiettivo di restituire a questo territorio Infrastrutture fondamentali per il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile, nonostante i danni gravi e diffusi causati dal terremoto”.