Italo Ntv: Delrio, ben vengano stranieri ma servono più fondi italiani
“Ben vengano gli investitori stranieri, ma speriamo che lo facciano anche gli italiani: le grandi aziende avrebbero bisogno di capitali italiani”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a margine del convegno nazionale sul trasporto pubblico locale organizzato da Asstra, commentando l’acquisizione di Italo da parte di un fondo Usa.
“Ci vorrebbero molti più fondi italiani che investano – ha aggiunto -. Sono contento che si riconosca che il settore dei trasporti ha fatto grandi passi avanti e ha grandi potenzialità. Gli investitori investono dove ci sono condizioni serie. Questa azienda si è potuta sviluppare anche perché lo Stato ha fatto grandi investimenti nell’Alta velocità: quindi è anche un riconoscimento politico sullo sviluppo del settore. Ci aspettiamo che l’azienda continui ad investire nel potenziamento dei servizi ai cittadini”.
L’acquisto “è un bel segnale del fatto che le scelte fatte hanno portato ad un’affidabilità del sistema infrastrutturale e dei trasporti italiano – ha detto ancora Delrio -. Un’azienda privata può crescere dove ci sono forti investimenti pubblici. Saluto con piacere che investitori stranieri vengano in Italia, ma qualche domanda me la faccio sul perché non siano i fondi italiani che investono”.
Mazzoncini non si dice preoccupato dall’ingresso degli americani nel mercato italiano. “Italo – ha spiegato- rimane un competitor in Italia, indipendentemente da chi sia l’azionista. Una competizione sana ha rafforzato tutti, sia Trenitalia che Ntv, e ora entrambi sono pronti ad andare in Europa più competitivi”. Nessun timore, inoltre, neanche per un’eventuale concorrenza, in prospettiva, in Europa tra Fs e Italo: “assolutamente no, quello europeo è un mercato enorme”, ha chiosato Mazzoncini.
L’operazione Italo Ntv “sicuramente dimostra come un mercato regolato in modo credibile, trasparente e prevedibile crei valore e consenta agli investitori di fare scelte razionali nel breve-medio e lungo periodo”, ha affermato il presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi interpellato sul tema durante lo stesso convegno Asstra. “In un’ottica di 2-3 anni, le scelte che ha fatto l’Unione europea di creare un mercato unico ferroviario, come previsto dal quarto pacchetto ferroviario, si stanno già realizzando in modo diverso da Paese a Paese e in Italia la regolazione economica è credibile, prevedibile e trasparente. È ovvio, dunque, che gli investitori guardino con interesse al nostro Paese e siano pronti a prendere dei rischi”. Inoltre, prosegue Camanzi, l’acquisizione di Italo da parte del fondo Gip “dimostra come attività industriali liberalizzate come l’alta velocità presuppongono e necessitano di una regolazione economica indipendente ben fatta e le attività beneficiano di questa regolazione. Speriamo di lasciarci una volta per tutte alle spalle i dubbi sull’utilità di una autorità indipendente”, ha concluso Camanzi.