Incidenti stradali, Aci: in 10 anni morti 8 mila under 14
Ogni 13 ragazzi “under 14” che muoiono in Europa, uno (il 7,7%) muore per incidente stradale. È il quadro che emerge dal “Rapporto sulla sicurezza dei bambini”, presentato oggi dall’European Transport Safety Council (Etsc, Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti), di cui fa parte l’Automobile Club d’Italia (Aci) che lo ha diffuso.
In Italia, secondo l’Aci, nonostante il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale “Orizzonte 2020” abbia adottato la ‘Vision Zero’ (obiettivo azzerare vittime e feriti, ndr) per i bambini, sono 49 gli ‘under 14’ morti nel 2016 sulla strada.
Il 2 maggio la Commissione Europea dovrebbe annunciare un aggiornamento – atteso da quasi dieci anni – relativo alla regolamentazione della sicurezza dei veicoli, mentre l’Unione Europea sta mettendo a punto la strategia per la sicurezza stradale per il prossimo decennio.
Secondo l’Etsc, per evitare che così tanti giovanissimi muoiano sulle strade, è fondamentale introdurre misure che moderino la velocità. Per questo, il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti “invita con forza la Commissione Europea a richiedere che tecnologie come Isa (Intelligent Speed Assistant; il sistema intelligente di adattamento della velocità) e Aeb (Automated Emergency Braking; la frenata automatica di emergenza) siano di serie sulle auto nuove.
Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stimi che l’uso dei seggiolini garantisca l’80% di probabilità di salvare una vita, il rapporto Etsc evidenzia come assenza, scorretta installazione o inadeguatezza di tali sistemi rappresentino ancora un serio problema in tutti i paesi dell’Unione Europea. Etsc invita, inoltre, gli Stati europei a ridurre l’Iva sui seggiolini – seguendo l’esempio di Cipro, Croazia, Gran Bretagna, Polonia e Portogallo – e chiede più ‘Zone 30’ (limite velocità) intorno alle scuole e nelle aree pedonali.