Trasporti: firmato al Mise un decreto sull’uso del biometano
Promuovere l’uso del biometano nel settore dei trasporti e agevolare le imprese a forte consumo di gas naturale. Lo prevedono i decreti firmati recentemente al ministero dello Sviluppo Economico. Il ministro ha inoltre firmato la lettera di richiesta di parere al Consiglio di Stato sul decreto di istituzione dell’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica come previsto dalla legge sulla concorrenza. Inoltre è stata avviata la procedura di concertazione con il ministero dell’Ambiente del decreto correttivo sui “Certificati bianchi” e per l’incentivazione delle rinnovabili elettriche (Fer1).
Il decreto interministeriale per la promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti era particolarmente atteso sia dal settore agricolo che da quello che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti. Con il decreto l’Italia, già all’avanguardia in Europa, si pone l’obiettivo del 10% al 2020 del consumo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti, al cui interno è stato fissato il sub target nazionale per il biometano avanzato e gli altri biocarburanti avanzati, pari allo 0,9% al 2020 e all’1,5% a partire dal 2022.
Il provvedimento è in linea con quanto previsto dalle Direttive UE sulla promozione dell’energia da fonte rinnovabile e dalla cosiddetta direttiva “ILUC”, e di fatto anticipa quanto si sta decidendo a Bruxelles nella discussione sulla nuova proposta di direttiva sulle rinnovabili.
Il meccanismo previsto nel decreto non incide in alcun modo sulle bollette del gas né dell’elettricità: infatti viene finanziato esclusivamente dai “soggetti obbligati” (operatori economici che vendono benzina e gasolio, e che quindi hanno da tempo l’obbligo di immetterne una parte sotto forma di biocarburanti, che quindi è oggi già incluso nel prezzo finale alla pompa). E’ inoltre previsto che si sostituiscano biocarburanti per lo più di importazione (biodiesel) con biometano prodotto sul territorio nazionale, promuovendo la filiera nazionale, aiutando il ciclo dei rifiuti (FORSU) e gli agricoltori nazionali.