Green Logistics Expo, Malvestio (FLC) chiede il riconoscimento del valore di tutta la supply chain
Combattere la logistica del capriccio a favore di un’organizzazione ottimizzata delle consegne dei pacchi dell’e-Commerce in un sistema che riconosca l’intera supply chain come attività economica in grado di creare valore e garantire condizioni di lavoro dignitose. E’ questa la formula presentata questa mattina da Antonio Malvestio,
presidente del Freight Leaders Council, l’associazione che riunisce i maggiori operatori logistici in Italia, intervenuto nell’ambito della manifestazione Green Logistics Expo in corso a Padova, nel corso del convegno “Le città crescono. I servizi green per una maggiore competitività e qualità della vita”.
Il Freight Leaders Council ha presentato lo scorso novembre il Quaderno 26 sulla logistica ai tempi dell’e-Commerce che ha analizzato i grandi cambiamenti strutturali che la crescita del commercio elettronico sta producendo sull’intera supply chain. “Siamo di fronte alla cosiddetta logistica del capriccio – ha detto Malvestio – che deve trovare il modo di ottimizzare la distribuzione fisica dei pacchi riducendo i costi. La competizione economica, scatenata a livello
globale, ha avuto un impatto favorevole sui prezzi on-line spesso anche a causa dell’abbuono dei costi di consegna, gestiti nei modi più creativi”.
Tra le indicazioni emerse dal volume del FLC, la necessità di un piano nazionale dei lockers e dei punti di ritiro dei pacchi per ottimizzare la logistica in città e i costi per i corrieri. Più tecnologia: connessione per la prenotazione delle piazzole di sosta, regole standard per l’accesso ai centri urbani, più incentivi per il ricambio del parco mezzi a favore di veicoli a basso impatto ambientale e soprattutto chiarire all’opinione pubblica che la consegna non è mai gratis: la logistica ha un costo che se non riconosciuto crea distorsioni a livello sociale, ambientale ed economico.
“Occorre uno sforzo culturale, tecnologico e di regolazione – continua Malvestio – che aiuti a trovare nuovi modelli di business, più sostenibili per l’ambiente, per le imprese e per i lavoratori. Le 10 proposte scaturite da questo quaderno, redatto con il supporto di moltissimi esperti del settore che ringrazio, tentano di dare una risposta correttiva, applicabile nel breve e medio periodo. L’evoluzione del fenomeno nel lungo periodo dipenderà in buona parte dal successo di queste misure”.