Tirrenica: Sat inaugura la nuova Barriera di Rosignano
“Promessa mantenuta: con oltre un anno di anticipo sui tempi contrattuali, inauguriamo oggi la nuova Barriera di Rosignano e il tratto di collegamento tra l’A12 Livorno – Rosignano e la SS1 Variante Aurelia. Un chilometro fondamentale per la nuova autostrada Tirrenica che consentirà l’ingresso diretto dall’Aurelia in A12 senza passare per le rampe di svincolo”. Ruggiero Borgia, amministratore delegato di Sat, Società Autostrada Tirrenica, ha commentato così l’inaugurazione che si è svolta oggi.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.
“La nuova barriera di Rosignano, 14 varchi e 4 corsie telepass realizzati con un investimento di oltre 20 milioni euro, – ha proseguito Borgia – è solo il primo importante traguardo raggiunto che consente di dare una risposta concreta all’annoso problema degli accodamenti estivi per l’accesso in A12”.
Saranno 206 i chilometri che completeranno il corridoio tirrenico collegando Rosignano a Civitavecchia, che la Sat si è impegnata a realizzare entro il 2017 grazie ad un investimento circa 2 miliardi di euro.
“In pochi giorni verranno consegnati i lavori per l’adeguamento della viabilità esterna annessa alla realizzazione del Lotto1, 4 km da San Pietro in Palazzi a Rosignano che completeremo entro giugno 2012, in anticipo di 6 mesi sui tempi contrattuali – ha continuato Borgia – e sarà dato avvio all’iter autorizzativo per il progetto di completamento dell’intero tracciato da San Pietro in Palazzi a Tarquinia, 187 chilometri a cui è stato destinato un investimento di 1.8 miliardi di euro”.
Nel 2011 partiranno anche i lavori del tratto meridionale della Tirrenica, il Lotto 6 che collegherà con 15 chilometri Civitavecchia a Tarquinia, per il quale si prevede un investimento di 150 milioni di euro. Senza che fosse obbligata per legge, data la complessità del panorama archeologico e ambientale emerso dalla progettazione preliminare, per la prima volta in Italia, la Sat ha inoltre scelto di applicare lo studio dell’archeologia preventiva ad un’infrastruttura autostradale e ne ha fatto uno dei punti determinanti per la scelta del tracciato e del tipo di intervento da realizzare, dimostrando così come sia possibile coniugare i diversi interessi pubblici.