Veicoli industriali: cresce il mercato del 44,6% grazie agli incentivi
Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae ha elaborato le stime relative all’andamento del mercato per il mese di aprile 2018.
I dati evidenziano un balzo in alto delle immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t che crescono del 44,6% ad aprile rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.725 unità immatricolate contro 1.884).
Il dato consolidato dei primi quattro mesi del 2018 indica un incremento del mercato pari al 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 (9.382 unità contro 7.852). Nel comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t si è verificato l’incremento maggiore. Questo mercato ha, infatti, registrato in aprile +56,1% rispetto all’aprile del 2017 (2.362 unità immatricolate contro 1.513). Nel consolidato dei primi quattro mesi del 2018 l’incremento è stato del 23,1% (7.873 unità contro 6.397).
“Osservando le nostre stime – ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere – possiamo vedere che si ripete lo stesso fenomeno registrato lo scorso anno, allorché in marzo il mercato registrò un +32,6%, venendo da un +1,1% di febbraio per ritornare poi verso un +8% ad aprile.
Questo andamento la dice lunga sulla capacità degli incentivi agli investimenti di influenzare la domanda, che si concentra in corrispondenza con la chiusura del periodo annuale di presentazione delle richieste di sostegno.
Per questo siamo lieti di avere appreso che il ministro uscente delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato il decreto di riparto per il 2018 delle risorse destinate agli investimenti nell’autotrasporto, di poco inferiori a quelle dello scorso esercizio finanziario,
che dovrebbe essere a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, determinando così l’avvio della possibilità di presentazione delle domande”.
Nonostante lo scenario descritto, rimangono perplessità circa l’andamento del mercato nel proseguimento dell’anno, considerato che l’assenza di un Governo e di indirizzi precisi sui temi connessi all’autotrasporto, potrebbero influire sul trend delle vendite dei prossimi mesi.
“Come costruttori dei veicoli destinati al trasporto di merci su strada – ha proseguito Fenoglio – continua inoltre a preoccuparci lo scarso senso di corretta competitività con la quale taluni governi europei legiferano sui transiti di veicoli industriali lungo i percorsi
internazionali, penalizzando le imprese degli altri Paesi e forzando lo sviluppo della mobilità verso taluni sistemi modali.
Se un principio di libera circolazione esiste e se il criterio di mobilità sostenibile è imperativo, sarebbe più utile una politica europea comune che promuovesse intanto lo svecchiamento dei parchi circolanti, attraverso la sostituzione più rapida e su più vasta scala delle vecchie motorizzazioni con quelle tradizionali di ultima generazione o alternative, favorendo anche l’adozione dei sistemi digitali di controllo e connessione dei veicoli oggi già disponibili”.