Marche, 46,3 milioni destinati alla rete ciclabile regionale
In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile presentato il progetto della rete ciclabile regionale per lo sviluppo della mobilità ciclistica marchigiana, illustrato in conferenza stampa dal presidente Luca Ceriscioli e dalla vicepresidente Anna Casini.
Stanziati 46,3 milioni di euro (oltre 17 milioni europei del Por Fesr e più di 29 nazionali del Fondo di sviluppo e coesione) per uno sviluppo “a pettine” che collega le aree interne con la fascia costiera. 247 km di ciclabile, per un totale di 432 km di percorsi disponibili: più del doppio di quelli già esistenti (162 km).
Il sistema delle ciclovie marchigiane prevede la realizzazione di una rete di infrastrutture ciclabili, interconnesse tra loro e con il sistema di trasporto pubblico locale, ferroviario e automobilistico. Una rete integrata con parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodali, velostazioni, bike officine, punti di informazione cicloturistica e ristoro.
Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea (individuata come Ciclovia adriatica, nell’ambito del progetto nazionale delle ciclovie turistiche) e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Matauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto.
L’obiettivo è contribuire a ridurre l’inquinamento, a rilanciare le città, a promuovere una migliore fruizione del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale
Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.
“Si tratta di un bel salto di qualità. Fa delle Marche una regione importante che sa coniugare un paesaggio straordinario a una mobilità dolce che si lega perfettamente alla bellezza del territorio”, ha commentato il presidente Ceriscioli.
Quello avviato dalle Marche, ha proseguito Ceriscioli, “è un progetto complessivo, di rete, molto ampio, che segna un cambiamento profondo di strategia e di sviluppo: non si tratta più di realizzare un tratto che collega due punti mappali, ma una vera e propria rete che va a unire gran parte del territorio”.
In conferenza stampa presentato anche il progetto della Ciclovia Adriatica che unisce Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia, con uno sviluppo di 1.300 Km e il coinvolgimento di sette regioni adriatiche.
Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.
“Siamo capofila – sottolinea il presidente Ceriscioli – nella realizzazione della Ciclovia adriatica: nella pianificazione nazionale, rappresenta una infrastruttura con pari dignità rispetto a quelle viarie tradizionali”.