Napoli, Shipping and the Law: Mattioli ottimista sulla ripresa del settore
Lo shipping italiano guarda con ottimismo alle opportunità di crescita dei mercati marittimi e fondamentale è che possa contare sul Rina per garantire la sua competitività. A sottolinearlo è stato oggi Mario Mattioli, Presidente della Confederazione Italiana Armatori, partecipando alla sessione introduttiva di Shipping and the Law, evento organizzato a Napoli dallo Studio Lauro.
Nel corso del dibattito sul tema ”Shipowner’s vision of the future”, Mattioli, si legge in una nota di Confitarma, ha affermato di essere ottimista riguardo ad una ripresa dei mercati marittimi che già nel 2017 hanno registrato un trend di crescita. Per Mattioli, “affinché lo shipping italiano possa cogliere le opportunità dei mercati, è fondamentale che la flotta possa contare suuno strumento normativo fondamentale per garantire la sua competitività e cioè il Registro Internazionale Italiano, istituito inItalia nel 1998, in linea con gli orientamenti dell’Ue che miravano a restituire competitività alle flotte mercantili dei paesi membri e a rilanciare l’occupazione”.
”Il Registro internazionale si è rivelato – ha sottolineato il presidente di Confitarma – uno strumento di grande successo per lo sviluppo dello shipping italiano. Ciò è dimostrato dal fatto che in 20anni la flotta è raddoppiata ed è una delle flotte di bandiera più importanti al mondo, ai primi posti tra quelle dei principali paesi industriali che fanno parte del G20”.
In proposito, il presidente Mattioli ha sottolineato cheè assurdo classificare le misure a favore dell’armamento come sussidi ambientalmente dannosi motivando tale affermazione sul fatto che con il raddoppio della flotta sono raddoppiate anche le emissioni inquinanti.
”Tutti sanno che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”, ha concluso Mattioli.