Ferrovie: diritti dei passeggeri, l’Ue studia nuove misure per aumentare i rimborsi in caso di ritardo
Buone notizie dall’Europa per i pendolari, che subiscono disagi e disservizi di ogni genere per recarsi al lavoro e per rincasare. Il Parlamento Europeo, che è colegislatore dell’Ue insieme al Consiglio, ha approvato in plenaria a Strasburgo, con 533 voti favorevoli, 37 contrari e 47 astensioni, la propria posizione negoziale sui diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, che prevede maggiori indennizzi per i viaggiatori sui treni in ritardo, ritardi che su alcune tratte in Italia sono tutt’altro che rari.
Non si tratta di una legge, ancora, ma di una posizione negoziale, che si confronterà con quella del Consiglio, l’istituzione che rappresenta gli Stati membri dell’Ue, nel negoziato per arrivare alla formulazione definitiva delle nuove norme, che risalgono al 2009. Gli europarlamentari hanno aumentato il risarcimento per i ritardi superiori a un’ora dal 25% al 50% del prezzo del biglietto. I passeggeri, secondo la posizione dell’Europarlamento, avranno diritto a un risarcimento nella misura del 50%, mantenendo quello a proseguireil viaggio o a cambiare il proprio percorso.
I deputati sostengono la necessità di modificare le norme del 2009 per garantire una migliore assistenza alle persone a
mobilità ridotta, un migliore accesso per i ciclisti e procedure più chiare per il trattamento dei reclami. La legislazione, se sarà
approvata in via definitiva, stabilisce inoltre che le compagnie ferroviarie dovranno migliorare le informazioni fornite ai passeggeri
sui loro diritti.
Nella posizione del Parlamento, l’assistenza alle persone a mobilità ridotta dovrà essere gratuita e disponibile nelle stazioni più grandi, senza obbligo di notifica preventiva. I deputati hanno inoltre ridotto il tempo necessario per la pre-notifica nel caso in cui sia necessaria assistenza nelle stazioni più piccole. Inoltre, hanno chiarito la responsabilità degli operatori ferroviari e dei gestori delle stazioni per il risarcimento completo dei passeggeri, se i primi hanno causato la perdita o il danneggiamento delle attrezzature per la mobilità.
I passeggeri, poi, avranno diritto al 75% del prezzo del biglietto per un ritardo di un’ora e trenta minuti e al 100% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore. Per evitare che i passeggeri rimangano bloccati dopo una coincidenza persa, i deputati hanno chiarito che un passeggero con diversi biglietti per un viaggio a più tratte ha gli stessi diritti all’informazione, all’assistenza e al risarcimento di quelli che avrebbe con un biglietto cumulativo. I deputati hanno inoltre respinto le richieste di esentare gli operatori ferroviari dal risarcimento in caso di “circostanze eccezionali”.