Trasporto pubblico, Euro 0: le Regioni chiedono differimento di un anno per lo stop alla circolazione
Una diffusa presenza di mezzi Euro 0 sulle strade italiane. Con questa motivazione le Regioni hanno chiesto di differire il termine fissato al 1° gennaio 2019 che impone lo stop alla circolazione per pullman e autobus pubblici alimentati a benzina o gasolio Euro 0 su tutto il territorio nazionale.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine del giorno sul trasporto pubblico locale che parte dalla constatazione che nel parco “mezzi pubblici” presenti nel nostro Paese si riscontra ancora una diffusa presenza di veicoli di categoria Euro 0 in circolazione, con una media del 3% del parco rotabile, pari a 2.515 veicoli. Per questo motivo chiede di differire di 12 mesi il termine fissato dal comma 232 della Legge n. 190 del 2014 al 1 gennaio 2019 al fine di scongiurare interruzioni del pubblico servizio, vincolando però le Regioni stesse a procedere, con i propri piani di investimento, nel periodo di proroga alla sostituzione prioritaria dei mezzi Euro 0 in servizio di Trasporto Pubblico Locale sui propri territori.
“Considerato che il periodo intercorso dall’emanazione della norma all’entrata in vigore del divieto è stato caratterizzato da difficoltà di natura diversa che non hanno portato al rinnovo del parco nella misura auspicata- si legge nel documento – e tenuto conto che tra le difficoltà in questione vi sono quelle relative alle procedure di attuazione delle misure di finanziamento attivate dallo Stato a partire dal 2015 e, in particolare, quelle stabilite dagli ultimi provvedimenti di riparto, tra cui il forte ritardo nell’avvio della procedura di acquisizione centralizzata Consip S.p.A. e vicissitudini societarie del costruttore Industria Italiana Autobus, aggiudicatario di alcuni lotti della gara effettuata da tale centrale di committenza. (…) Le regioni e le province autonome chiedono pertanto al governo l’adozione di un provvedimento che differisca di 12 mesi il termine fissato dal comma 232 della Legge n. 190 del 2014 al 1 gennaio 2019 al fine di scongiurare interruzioni del pubblico servizio, vincolando le Regioni e le Province autonome a procedere, con i propri piani di investimento, nel periodo di proroga alla sostituzione prioritaria dei mezzi EURO 0 in servizio di TPL sui propri territori”.