Veicoli commerciali e industriali, il mercato del 2019 parte in sordina
Il mercato dei veicoli industriali e commerciali parte in sordina. Sulla scia del trend negativo del 2018, chiuso con un calo del 6,5%, il primo mese del nuovo anno segna un nuovo -1.1%. Venduti a gennaio 13.580 veicoli commerciali rispetto ai 13.726 autocarri con ptt fino a 3,5t di gennaio 2018. Lo si evince dalle stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.
“I risultati di questo inizio anno dimostrano ancora una volta – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – quanto sia indispensabile e urgente assumere delle contromisure da mettere in pista per contrastare questo scenario di incertezza politica ed economica che destabilizza i clienti e il mercato”.
“Come già sottolineato – prosegue il Presidente Crisci – nell’ultima Legge di Bilancio non sono stati inseriti i provvedimenti strutturali richiesti a gran voce dal settore, anzi: la riduzione dell’aliquota IRES per la quota di utili reinvestiti in beni strumentali, introdotta nella finanziaria, non può supplire al mancato rinnovo del Superammortamento, anche alla luce dei requisiti richiesti per la fruizione”.
“L’UNRAE – conclude Crisci – ribadisce la necessità di un’accelerazione dello svecchiamento del parco circolante costituito da troppi veicoli anziani e, conseguentemente, poco sicuri e rispettosi dell’ambiente”.
Il 2018 in cifre
A determinare la flessione registrata lo scorso anno diversi fattori. In primis va sottolineato il forte decremento delle società, che calano dell’8,9% e si attestano sull’48,9%, perdendo 1,3 punti percentuali. Importante contrazione anche nell’area dei privati (-8,4%) che con 40.649 unità si attesta su una rappresentatività del 22,4% (-0,4 p.p.). Guadagnano quota, infine, i noleggi (+1,7 p.p.), in linea con lo scorso anno (-0,4%) con 52.123 veicoli registrati.
Dal dettaglio dell’analisi per alimentazione, invece, si evince una flessione a doppia cifra per i veicoli da lavoro ibridi (-28,5%) in rappresentanza, tuttavia, di appena lo 0,2% del mercato, e per il diesel che perde quasi 2 punti percentuali attestandosi su una quota del 91,8% con 166.790 veicoli, contraendo i propri volumi dell’8,3% rispetto allo scorso anno.
Segno positivo, invece, per tutte le altre alimentazioni: in particolare, da rilevare la forte crescita delle vendite di autocarri a benzina (+46,7% con 5.497 unità) e una quota percentuale che passa dall’1,9% al 3,0%. Aumento a doppia cifra (+22,1%) per il metano, al 2,7% del totale mercato, e del 20,1% per gli elettrici, lo 0,4% del mercato totale.
In ultimo, da un’analisi per carrozzeria degli autocarri fino a 3,5t di ptt svolta del Centro Studi e Statistiche UNRAE sulle immatricolazioni del 2018, si evidenzia un notevole incremento dei cassoni (+9,2%), al 14,5% del totale mercato con 26.315 veicoli, e degli autocaravan, che crescono del 20% con 5.850 unità e una quota del 3,2%. Flettono, invece, i furgoni, che registrano una contrazione delle vendite del 7,1% con 120.631 immatricolazioni attestandosi su una quota del 66,2%.