Barriera stradale #Salvamotociclisti, Anas: superato il crash test
La barriera di sicurezza stradale #Salvamotociclisti ha superato il crash test. La barriera spartitraffico centrale di tipo continuo con un dispositivo per la tutela dei motociclisti è stata testata a Bollate (MI) sulla pista di CSI (Gruppo IMQ), Centro di Certificazione e Analisi comportamentale.
Tutte le prove, propedeutiche all’ottenimento della marcatura CE, sono state superate con successo, in particolare l’ultima: un mezzo pesante con un peso complessivo di 38 tonnellate è stato lanciato contro la barriera a una velocità di 65km/h con un angolo di impatto di 20 gradi confermando il corretto comportamento del dispositivo di ritenuta.
La barriera spartitraffico è stata ideata e progettata dal settore Barriere di Sicurezza, coordinato dall’ingegner Nicola Dinnella, della Direzione Operation e Coordinamento Territoriale Anas.
La barriera H4STDSM di Anas è concepita – oltre che per limitare i danni agli occupanti dei veicoli leggeri e contenere i mezzi pesanti all’interno della sede stradale – anche per evitare danni gravi ai motociclisti attraverso l’introduzione di un dispositivo salvamotociclisti (DSM) che, in caso di urto, evita il contatto diretto sui paletti e sui bordi taglienti della lama.
“È un risultato molto importante per la sicurezza stradale – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas Massimo Simonini – ottenuto grazie all’innovazione tecnologica prodotta dagli ingegneri Anas. La nuova barriera spartitraffico #salvamotociclisti consentirà ad Anas di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza sulle proprie strade. Inoltre si tratta di un dispositivo a marchio Anas esportabile sui mercati nazionali e internazionali”.