Lombardia: Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) investe 14,6 miliardi di euro
Ammontano a oltre 14,6 miliardi di euro gli investimenti che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha messo in campo per migliorare la mobilità ferroviaria in Lombardia. Il dettaglio degli interventi è stato illustrato oggi a Milano dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Il programma, condiviso tra RFI e la Regione Lombardia e con un orizzonte temporale fino al 2025, prevede interventi di potenziamento infrastruttuale e upgrading tecnologico, la soppressione di 110 passaggi a livello, gli interventi nelle stazioni e la manutenzione delle linee lombarde.
“Il piano industriale del Gruppo FS Italiane che andremo a presentare sarà caratterizzato da un grandissimo sviluppo da un punto di vista degli investimenti, come mai nella storia. Solo quest’anno investiremo 9 miliardi di euro con un impatto sull’occupazione di 4mila persone soltanto nel Gruppo. Il nuovo piano industriale del Gruppo FS Italiane avrà un’incidenza sul PIL fra lo 0,7% e lo 0,9% nei prossimi cinque anni. Quindi vuol dire che saremo una leva fondamentale per lo sviluppo economico del Paese”, ha dichiarato Battisti.
I benefici di cui i pendolari potranno godere vanno dalla maggiore regolarità all’incremento di affidabilità della rete, passando per il miglioramento dell’intermodalità e la diminuzione delle intersezioni tra strada e ferrovia, per poi arrivare, una volta ultimati i potenziamenti infrastrutturali programmati, ad un sensibile aumento della capacità di alcune delle linee a più alta frequentazione del trasporto pubblico lombardo.
Sul fronte degli upgrading tecnologici, già a partire da quest’anno saranno progressivamente messi in esercizio nuovi sistemi di segnalamento e di distanziamento treni che produrranno come benefici immediati un miglioramento sia dell’affidabilità delle linee sia della regolarità della circolazione: i nuovi Apparati Centrali Computerizzati Multistazione (ACC-M) della linea Bergamo – Rovato (attivazione fine 2019), della Voghera – Piacenza (2020), della Carnate – Ponte San Pietro (2020), della Romano – Brescia (2020), della linea per Domodossola (2022) e per Tortona (2024); le nuove tecnologie a Gallarate (2022), a Milano Lambrate(2022) a Milano Porta Garibaldi (2022) e sulla Chiasso – Monza (2021); l’upgrading della Carnate – Monza (2021) e il nuovo sistema di distanziamento HD ERTMS per incrementare la capacità del nodo di Milano (2022).
Tra gli interventi infrastrutturali grande impatto avranno il potenziamento della linea Ponte San Pietro – Bergamo – Montello, il raddoppio della Codogno – Cremona – Mantova ed il completamento della Milano – Mortara, il nuovo collegamento ferroviario con la stazione dell’aeroporto di Orio al Serio, il potenziamento della Gallarate – Rho, il quadruplicamento della Tortona – Voghera e della Milano Rogoredo – Pavia, la velocizzazione della Milano – Genova, oltre che la realizzazione dell’AV Brescia – Verona e il percorso progettuale per avviare la costruzione di un secondo ponte a Paderno d’Adda.
Un insieme di interventi che pesa per quasi 11 dei 14,6 miliardi di euro previsti per la Lombardia.
Saranno oltre 110, con un investimento di oltre 170 milioni, i passaggi a livello che saranno chiusi entro il 2024, secondo un percorso che vede in prima linea anche le amministrazioni locali e regionali. Interventi che miglioreranno la regolarità del traffico ferroviario e la sicurezza della circolazione stradale.
Nuova vita anche per le stazioni, già oggetto di radicali trasformazioni per incrementare la funzionalità e il decoro, abbattere le barriere architettoniche, potenziare i sistemi di informazione al pubblico e migliorare l’accessibilità al treno. Si tratta di un più ampio progetto di riqualificazione degli scali ferroviari che l’anno scorso ha interessato stazioni come quelle di Bergamo, Brescia, Como S. Giovanni, Varese, Rho, Pioltello – Limito, Desenzano del Garda e che nel 2019 riguarderà Codogno, Cremona e Romano, per un investimento che dal 2018 al 2022 arriverà complessivamente a 150 milioni di euro.
Completano il quadro gli interventi manutentivi, che prevedono oltre 1,6 milioni di ore annue di manutenzione ordinaria per il mantenimento in efficienza della rete lombarda, gli interventi di rinnovo degli apparati di armamento, di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazioni, tra cui il rinnovo di 170 km di binari e la sostituzione di oltre 200 scambi ogni anno.
Nell’ambito del tavolo tecnico tra RFI e Regione Lombardia, sono stati inoltre studiati ulteriori interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico che incrementeranno i benefici in termini di qualità del servizio; parallelamente avanzano i progetti per la regolarizzazione e lo sviluppo del servizio ferroviario regionale sulle linee a semplice binario e per la realizzazione di nuove fermate. Gli interventi prioritari in tale ambito prevedono il potenziamento delle stazioni di incrocio sulle linee della Valtellina/Valchiavenna (in corso di avvio), sulla Codogno – Mantova (in corso di avvio) e sulla Milano – Mortara (già avviato) nonché la nuova fermata di Como Camerlata (avviata). Per tali interventi è previsto il cofinanziamento RFI – Regione Lombardia.