Piaggio, ecco il piano strategico 2009-2012
Sviluppo delle attività industriali e commerciali in Asia, offerta ampliata nelle motorizzazioni a basso impatto ambientale e consumi ridotti, fatturato consolidato a 1.880 mln di euro per il 2012. Sono gli obiettivi del piano strategico 2009-2012 del gruppo Piaggio.
Il piano è stato presentato ieri dall’Ad di Piaggio Roberto Colaninno al Cda del gruppo, che lo ha approvato. Della durata di quattro anni, punta a un forte sviluppo nell’area asiatica, attraverso il rafforzamento della presenza industriale diretta e l’ampliamento dell’offerta dei veicoli a due ruote (che saranno prodotti anche in India) e dei veicoli commerciali, lo sviluppo delle strutture distributive, dell’organizzazione e delle risorse umane.
Sul mercato domestico europeo, spiega una nota diffusa da Piaggio, la strategia punta a sviluppare e innovare la gamma prodotti nei settori dello scooter; nelle Americhe, il piano 2009-2012 punta a sviluppare la competitività dei costi nel mercato scooter e alla crescita dei diversi brand delle motociclette, anche attraverso lo sviluppo delle moto sportive nelle medie cilindrate.
Nel complesso, il gruppo punta alla leadership nell’offerta di nuove motorizzazioni caratterizzate da basso o nullo impatto ambientale e a ridotti consumi di carburante: veicoli ibridi, elettrici e bi-fuel, nei settori delle due ruote e del trasporto commerciale. Nel campo delle motorizzazioni sarà intrapresa in India la produzione dei nuovi motori Diesel e turbodiesel 1.000 e 1.200cc di cilindrata.
Alla fine del periodo di piano (2012) è previsto il raggiungimento di un fatturato consolidato di circa 1.880 milioni di euro, con volumi di vendita pari a circa 750.000 unità ed Ebitda pari a oltre 248 mln di euro (13,2% del fatturato). Il Piano prevede per il 2012 il conseguimento di un rapporto debt/equity (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto) nettamente inferiore a 1.
Per raggiungere questi obiettivi, l’azienda pensa a una gestione del cash flow – in crescita grazie all’incremento del fatturato consolidato – orientata alla riduzione dell’indebitamento, alla remunerazione del capitale investito (politica di dividendi) e a investimenti in R&d e attivo fisso pari a 90-100 milioni di euro annui per lo sviluppo di nuovi prodotti, stabilimenti e processi.