Chiusura E45: Emilia-Romagna, Umbria e Toscana chiedono risposte al Governo
Emilia-Romagna, Umbria e Toscana hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e dell’Economia per chiedere il rispetto degli impegni di far fronte ai disagi per imprese, lavoratori e cittadini innescati dal sequestro del viadotto Puleto, e la conseguente chiusura della E45.
“In ballo, con migliaia di posti di lavoro, ci sono intere famiglie che rischiano di veder sfumare l’unica fonte di reddito. E, con l’avvicinarsi della stagione estiva, anche il comparto del turismo potrebbe subire un duro contraccolpo aumentando una crisi in grado di mettere in ginocchio interi territori interessati dal passaggio dell’arteria che collega Romagna e Toscana fino al centro Italia – scrivono le regioni -. A 70 giorni dalla chiusura della E45, le tre Regioni e gli Enti locali coinvolti insistono, nella lettera al Governo, su tre punti in particolare: l’assenza di risposta sulla richiesta congiunta di stato di emergenza nazionale, il nulla di fatto dopo l’impegno preso dal ministero del Lavoro – il 5 marzo scorso – di utilizzare gli ammortizzatori sociali a sostegno delle aziende e dei lavoratori dipendenti e autonomi, il non accoglimento della richiesta di incontro da parte dei sindaci con il ministro dello Sviluppo economico”.
Da qui la richiesta di un incontro urgente a Roma per valutare insieme la situazione e per concordare gli interventi urgenti da adottare.
Le Regioni e gli enti locali coinvolti, si legge sempre nella lettera, hanno fatto la propria parte assumendo “prime misure di risposta ai bisogni del territorio che in alcun modo possono però ritenersi sufficienti e soddisfacenti”.