Aniasa: in aumento i numeri della Smart Mobility, le auto a noleggio e in sharing superano il milione
Crescono sempre più, in Italia, i numeri del noleggio e vehicle-sharing: è il quadro che emerge dalla presentazione della 18esima edizione del Rapporto Aniasa, l’associazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità.
Ad oggi la flotta della smart mobility sulle strade della penisola, sia in noleggio e che in sharing, ha infatti superato il milione sia per ragioni di convenienza economica sia per motivi legati alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza dei mezzi di ultima generazione utilizzati per i servizi.
9mila sono le persone che ogni giorno, per lavoro o turismo, utilizzano i servizi di noleggio a lungo termine, 130mila gli utenti del noleggio a breve termine e 33mila i fruitori del car sharing.
Stando ai dati illustrati, nel 2018 il settore del noleggio e del vehicle sharing ha complessivamente registrato una crescita della flotta che ha superato di slancio il milione di veicoli in circolazione (1.092.000 unità e + 12% vs 2017) e del fatturato, ormai vicino ai 7 mld di euro (6,8 mld e +10% vs 2017). Il positivo andamento ha subito un deciso rallentamento nella seconda parte dell’anno con le immatricolazioni che, dopo anni di crescita in doppia cifra, hanno rallentato la corsa (482.000, +0,4%), pur confermando la significativa incidenza sull’intero mercato automotive (quasi il 25%).
Un trend dunque destinato ad una crescita esponenziale, rallentata però, oltre dall’assetto economico generale, soprattutto dalla normativa obsoleta sul tema, con particolare riferimento alla normativa bonus-malus ed al prolungamento della penalizzazione fiscale per l’auto aziendale.
“I dati testimoniano l’inarrestabile evoluzione della mobilità italiana con il graduale passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli”- ha dichiarato il Presidente Aniasa Massimiliano Archiapatti – “Anche se il clima di incertezza economica e il quadro politico degli ultimi mesi stanno rallentando questa spinta innovativa. Se si apprezza sul fronte istituzionale la volontà di aggiornare un Codice della Strada fermo al 1992, che non considera l’evoluzione della sharing mobility e non contempla adeguatamente neanche il noleggio, non altrettanto può dirsi per misure poco efficaci come la normativa bonus-malus sull’auto. Lascia poi particolarmente delusi la recente ulteriore richiesta alla UE di tenere fermo al 40% per altri tre anni (fino al 2022) il regime di detraibilità dell’IVA per le auto aziendali. Una nuova beffa per le aziende italiane, che si devono misurare ogni giorno con i concorrenti europei, agevolati da una detraibilità del 100%, oltre che da una maggiore deducibilità dei costi di mobilità. Il sistema imprenditoriale italiano necessita di una revisione della normativa fiscale sulle auto aziendali con un riequilibrio, anche graduale, ai livelli degli altri Paesi. Si commenta da solo il fatto che oggi in Germania si goda di un vantaggio fiscale del 100% ed in Italia solo del 19%”.
Il noleggio si conferma cartina di tornasole del quadro economico e del livello di fiducia del Paese, nonché pilastro del settore automotive (1 auto immatricolata su 4 è a noleggio) che costituisce l’11,1% del PIL e il 16,6% del gettito fiscale.