Eurovignette, Anita: ingiusto penalizzare l’autotrasporto
Il 12 settembre è stata approvata dal Consiglio Europeo la direttiva sull’Eurovignetta, che introduce nei pedaggi stradali a carico dei mezzi pesanti anche i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico da essi provocato, oltre a quelli già previsti per le infrastrutture.
La nuova direttiva aggiorna il quadro di tariffazione del trasporto pesante di merci su strada in modo da consentire agli Stati membri di calcolare e differenziare i pedaggi in funzione dei costi esterni causati dal trasporto in termini di inquinamento atmosferico, acustico e di congestione, in applicazione del principio “chi inquina paga”.
Tutti gli Stati membri dell’Unione europea potranno adottarla sulle autostrade, non solo su quelle di rilevanza europea.
“Si tratta di una norma che favorirà solo i Paesi centrali e di attraversamento della UE, che infatti hanno votato a favore, i quali ne trarranno notevoli benefici economici”. Così Anita ha contestato fin dall’inizio l’iter legislativo della direttiva, che, a giudizio dell’associazione, introduce un aggravio di costi solo per una categoria di trasporto.
“E’ ingiusto considerare i mezzi di trasporto merci superiori a 12 tonnellate, gli unici responsabili dell’inquinamento da gas, rumore e congestione. Tali veicoli rappresentano solo una piccola parte del parco circolante sulle autostrade europee. Tra l’altro, i proventi derivanti da tale tassazione non saranno destinati ad investimenti sulle infrastrutture e i trasporti, ma confluiranno nella fiscalità generale degli Stati membri”.