Consumatori: la Finanziaria taglia i treni ai pendolari
La manovra correttiva del Governo sta colpendo soprattutto i cittadini più deboli. Lo dice una nota di Federconsumatori riferendosi ai tagli ai treni per i pendolari. Nei nodi di Napoli, Roma, Milano, Terni, come in molte altre città, la situazione è diventata insostenibile, soprattutto per le condizioni in cui i convogli viaggiano. I problemi provocano il malumore di passeggeri, che non di rado giungono a scontrarsi col personale di Trenitalia.
Federconsumatori individua come primo responsabile il Governo; quindi, per li rami, le Regioni, accusate di scarsi investimenti nel trasporto ferroviario, e ‘il nemico dei nemici’ Trenitalia. La società, ripetono i consumatori, sta abbandonando a se stessi i treni dei pendolari e quelli a lunga percorrenza per privilegiare soltanto l’Alta Velocità. E la situazione si aggrava sempre di più. Ogni giorno, quasi due milioni di persone sono costrette a prendere il treno per andare a lavorare, ma la maggior parte viaggia su carrozze lente, sporche, superaffollate e senza aria condizionata.
Come spesso è capitato nella storia del Nostro Paese, la rivolta parte da Napoli con il motto “Mo bast!”. La locale sezione di Federconsumatori sta infatti avviando, ovunque si riscontrino riduzioni dei servizi nei trasporti ferroviari, manifestazioni e azioni inibitorie (ai sensi dell’articolo 140 del Codice del Consumo) contro l’azienda responsabile del trasporto. Si chiede di ripristinare i servizi aboliti e, ove entro 15 giorni non si ottenga una risposta positiva, ci si rivolgerà al giudice o al tribunale amministrativo nel caso la proprietà fosse pubblica, per ottenere la cessazione del comportamento illegittimo e il ripristino dei servizi aboliti.
Vincenzo Foti