Boeing: utili in calo di oltre il 50% nel terzo trimestre
Utili in calo di oltre il 50% per Boeing nel terzo trimestre dell’anno, a causa soprattutto delle minori consegne del B737, dopo i due disastri aerei del 737 Max in Indonesia e in Etiopia. L’utile operativo è infatti sceso a 895 milioni di dollari rispetto al 1,890 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. In calo del 21% anche il fatturato che è arrivato a quota 19,98 miliardi di dollari contro i 25,14 dello stesso trimestre 2018. “La nostra massima priorità rimane il ritorno in servizio sicuro del 737 MAX, e stiamo facendo progressi costanti – ha dichiarato Dennis Muilenburg, presidente e amministratore delegato di Boeing -. Abbiamo anche intrapreso azioni per affinare ulteriormente l’attenzione della nostra azienda nei confronti della sicurezza dei prodotti e dei servizi e continuiamo a mantenere gli impegni con i clienti e a cogliere nuove opportunità, guidati da solidi valori come sicurezza, qualità e integrità sempre in prima linea.”
Boeing ha sviluppato software e aggiornamenti formativi per il 737 MAX e continua a collaborare con la FAA e con le autorità mondiali dell’aviazione civile per completare le fasi rimanenti verso la certificazione e un pronto rientro in servizio. Ai fini dei risultati del terzo trimestre, l’azienda ha ipotizzato che l’approvazione normativa del rientro in servizio del 737 MAX inizierà nel quarto trimestre del 2019 e che ciò comporterà l’aumento graduale del tasso di produzione del 737 da 42 al mese a 57 al mese entro la fine del 2020.
Per quanto riguarda la divisione Commercial Airplanes, il fatturato del terzo trimestre è stato pari a 8,2 miliardi, segnando un calo del 41% che riflette le minori consegne dei 737. La divisione ha comunque registrato ordini netti per un valore di 5 miliardi durante il trimestre, compresi gli ordini per venti 787 per Korean Air, otto 787 per Air New Zealand e sei 777 cargo per China Airlines. Il portafoglio ordini di Commercial Airplanes comprende quasi 5.500 aerei per un valore di 387 miliardi di dollari.