India ed Emirati, viaggio degli armatori italiani
Armatori italiani a contatto ravvicinato con le economie emergenti. Si è conclusa il 9 maggio scorso la missione in India ed Emirati Arabi Uniti del Gruppo Giovani armatori di Confitarma, guidata dal presidente Giuseppe Mauro Rizzo.
La delegazione era partita il 26 aprile da Fiumicino alla volta della città indiana di Mumbai, da dove aveva proseguito per Delhi e per lo stato settentrionale del Gujarat. Il gruppo si è poi spostato negli Emirati, ad Abu Dhabi e Dubai, con numerosi meeting con le autorità locali e associazioni armatoriali, nonché visite dei principali porti e cantieri navali. “Il livello di crescita della sua economia fa dell’India un Paese di enorme interesse per l’industria dello shipping – spiega Rizzo – come del resto tutte le economie emergenti: Brasile, Russia, India e Cina. Le nuove generazioni di armatori devono essere preparate a cavalcare le opportunità derivanti da questo fenomeno”. I Giovani armatori hanno incontrato rappresentanti di istituzioni locali, dei principali armatori e cantieri indiani, nonché dei principali utilizzatori del trasporto marittimo, terminal e porti, delle istituzioni bancarie locali e italiane, e delle realtà armatoriali italiane già presenti sul territorio. Qualche nome che non suonerà nuovo agli addetti del settore: i cantieri Abg e Rajapur, il terminal contenitori di Nhava Sheva – tra i più importanti scali dell’oceano indiano – e la State Bank of India, la principale Banca del paese specializzata nel finanziamento alla cantieristica navale. Ma anche l’azienda Reliance, uno dei principali poli di raffinazione petrolifera al mondo. L’obiettivo è acquisire una conoscenza diretta del grande potenziale di questi paesi nel campo marittimo.
Ma non c’è solo questo. In occasione della visita alla Reliance, il vice-presidente del gruppo, Janardanan, ha invitato gli armatori italiani di cisterne a proporsi come partner commerciali del colosso indiano per quanto riguarda il trasporto di greggio e di prodotti petroliferi. Gli armatori italiani, insomma, pensano anche alle opportunità di business che si aprono per i nostri operatori insieme alle associazioni armatoriali locali (come l’INSA, la principale associazione degli armatori indiani). Conferma Rizzo: “siamo fermamente convinti dell’importanza primaria che l’India avrà sui mercati del trasporto marittimo a partire dal 2010, quando numerosi progetti di sviluppo – acciaierie e raffinerie, ad esempio – saranno completate.” La missione è proseguita negli Emirati Arabi Uniti, dove i Giovani armatori hanno incontrato l’associazione degli armatori locali e hanno visitato i terminal portuali di Abu Dhabi e Jebel Ali (Dubai).