Vehicle-to-Vehicle, il software per evitare gli incidenti in auto
In futuro le auto comunicheranno tra di loro per evitare incidenti. Lo prevede un sistema molto avanzato di sicurezza che verrà reso disponibile sulle automobili entro il 2015.
La tecnologia in questione è stata ribattezzata V2V, Vehicle-to-Vehicle, e si basa su un sistema di comunicazione tra auto che permette ai veicoli di aggiornarsi a vicenda continuamente sui pericoli su strada. Queste concept car, grazie ai nuovi sistemi di comunicazione General Motors, possono comunicare e scambiarsi informazioni come posizione e velocità, avvertendo i piloti in anticipo se un altro veicolo sta passando in un’area al di fuori del loro campo visivo o se è fermo in un punto dove è difficile o impossibile vederlo.
Secondo l’ingegner Mike Hammer, che ha presentato alcuni dati sulla sicurezza in occasione del secondo Intelligent Transport Systems summit australiano, la loro introduzione in massa sul mercato sarà la più grande rivoluzione a livello di sicurezza automobilistica, dopo quella delle cinture e dei sistemi di controllo della stabilità.
Per verificare come la maggior parte degli incidenti stradali sia provocata da errore umano, gli scienziati del Melbourne’s Monash University Accident Research Centre hanno analizzato la guida di 25 guidatori su un tratto di 21 km, comprensivo di 29 incroci. Rilevando una media di 12 errori umani a testa, gli studiosi hanno concluso che per migliorare la sicurezza bisogna intervenire direttamente sull’uomo e prevenire i suoi sbagli prima che si verifichino.
L’hardware consiste in un microprocessore, in ricevitori GPS (Global Positioning System) e in moduli Wireless LAN. Gli autoveicoli si collegano fra loro quando sono a poche centinaia di metri l’uno dall’altro e si scambiano informazioni su posizione, velocità, accelerazione e direzione di marcia. L’attuale stato di sviluppo di queste nuove tecnologie è già stato dimostrato attraverso la loro applicazione su Cadillac, Saab, Opel e Chevrolet: ora la sfida sono le utilitarie.
“Per il momento questi sistemi avanzati si trovano solo sui veicoli più costosi – ha commentato Hammer – ma è una situazione destinata a cambiare, perché la vera bellezza del V2V è che è economico: entro una decina d’anni verrà utilizzato su tutte le auto e non solo. Persino i ciclisti potranno portare un trasmettitore con sé. E le strade saranno davvero più sicure per tutti”.