Mercato auto europeo, Anfia: primo bimestre in calo, si teme per Covid-19
Il mercato auto europeo apre il 2020 in sordina. Rispetto all’anno precedente si registra una variazione negativa del 7,3%. Nel mese di febbraio le immatricolazioni ammontano a 1.066.794 unità, con un calo del 7,2% rispetto al 2019. Lo si evince dai dati diffusi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito.
“Febbraio è ancora un mese in sordina per il mercato auto europeo, per via di svariati fattori, tra cui le riforme della tassazione dei veicoli in alcuni stati membri, che, come già rilevato a gennaio, avevano prodotto un’anticipazione degli acquisti a fine 2019, ma anche l’indebolimento dell’economia e il clima di incertezza dei consumatori – commenta Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – .Tutti e cinque major market – includendo anche il Regno Unito -, accusano una flessione delle immatricolazioni nel mese e, nel complesso, mostrano un calo in linea con la media europea (-7,2%). La Germania presenta la contrazione più severa (-10,8%), seguita dall’Italia (-8,8%) e dalla Spagna (-6%), mentre UK e Francia contengono la riduzione al 2,9% e al 2,7% rispettivamente. Nel complesso di questi 5 Paesi, continuano a diminuire le immatricolazioni di auto nuove diesel: -17% nel mese, con una quota del 31,6% sul totale e -19% nel bimestre, con una quota del 30,5%, 4 punti in meno dello stesso periodo del 2019. Si assiste, invece, ad una buona performance del mercato delle vetture ad alimentazione alternativa, con quote di penetrazione che, a febbraio,raggiungono il 20,4% in Italia, il 17,5% nel Regno Unito, il 16,5% sia in Francia che Spagna e il 16,3% in Germania”.
“L’epidemia da COVID-19 – continua – rappresenta ormai un’emergenza per tutti i Paesi europei e sta già mettendo a dura prova la produzione (molti OEM hanno annunciato lo stop dei siti produttivi) e il mercato automotive (in Italia sono chiuse per emergenza tutte le concessionarie), anche se i contraccolpi maggiori sono attesi per i prossimi mesi […] Potrebbe quindi essere necessario un intervento ad hoc per il settore automotive, già messo a dura prova dalla transizione tecnologica e produttiva”.
Il mercato nel dettaglio
In Italia, le immatricolazioni totalizzate a febbraio si attestano a 162.793 unità (-8,8%). Nei primi due mesi del 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 318.545 unità, con un decremento del 7,3% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019.
Continua calo delle immatricolazioni di auto diesel (-30%, con una quota del 34,5%, quasi 11 punti percentuali in meno rispetto a febbraio 2019). Primo bimestre a -27%. Le vetture a benzina diminuiscono del 3% sia nel mese che nel cumulato, raggiungendo una quota di mercato del 45% a febbraio e del 46% nel bimestre. Le autovetture ad alimentazione alternativa registrano, nel mese, una quota del 20,4% (la più alta da aprile 2010) e crescono del 51,5% nel mese e del 45% nel bimestre. Vetture a GPL in diminuzione dell’11% nel mese e del 16% nel cumulato, con una quota del 6%, sia a febbraio che nei primi due mesi del 2020. Continua, invece, la buona performance delle autovetture a metano (+81% a febbraio, con una quota del 2,2%), che chiudono a +107% il primo bimestre (quota: 2,4%). Ancora una forte crescita per il mercato delle auto elettrificate: ibride mild e full a +83% nel mese (quota: 10,3%) e a +79% nel primo bimestre (quota: 10%). Nei primi due mesi del 2020, le elettriche e ibride ricaricabili crescono di quasi 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2019. Ricordiamo che le auto ricaricabili, con prezzo di vendita non superiore ai 50.000 Euro IVA esclusa e con emissioni fino a 60 g/km di CO2, beneficiano dell’ecobonus per il loro acquisto.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 74.852 immatricolazioni nel mese di febbraio (-6,9%), con una quota di mercato del 7%, come a febbraio 2019. In crescita le vendite del marchio Fiat (+1,6%) e Lancia/Chrysler (+1,8%). Nel primo bimestre le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 142.971 unità (-6,6%) con una quota di penetrazione del 6,5% (6,4% a gennaio-febbraio 2019).
La Spagna totalizza 94.620 immatricolazioni nel mese di febbraio 2020, il 6%vrispetto a febbraio 2019, che aveva contato lo stesso numero di giorni lavorativi. Nel primo bimestre dell’anno, il mercato risulta così in flessione del 6,8%, con 181.063 unità immatricolate.
Secondo l’alimentazione, le vendite di autovetture diesel nel mese sono diminuite del 12% rispetto a febbraio 2019 e detengono una quota del 28%, mentre le vetture a benzina sono calate del 13%, con una quota del 56%. Le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 16,5% del mercato del mese (+56%): crescono le elettriche (+85% e 1,7% di quota), le ibride plug-in (+183% e 1,3% di quota), le ibride non ricaricabili (+72% e 12,6% di quota), mentre si riducono le vetture a gas (-54% e 0,9% di quota).
In Francia si registrano 167.782 nuove immatricolazioni, con una flessione del 2,7% rispetto a febbraio 2019. Nel primo bimestre, la flessione si attesta al 7,8%, per un totale di 302.011 immatricolazioni.
Le vendite di auto diesel si riducono del 4%, con una quota del 35,2% (era del 35,7% a febbraio 2019). Le auto a benzina, con il 48,3% del mercato, perdono 9 punti di quota rispetto a febbraio 2019, con volumi in flessione del 18%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 16,5% del mercato di febbraio, con 27.622 unità (+139%): 9.451 elettriche (+228% e 5,6% di quota), 3.885 ibride plug-in (+204% e 2,3% di quota) e 13.976 ibride tradizionali (+98% e 8,3% di quota).
Nel mercato tedesco sono state immatricolate a febbraio 239.943 unità (-10,3%). Nel primo bimestre 2020, le immatricolazioni si attestano a 486.243, in ribasso del 9%.
Analizzando il mercato per alimentazione, si evidenzia, a febbraio, una quota del 52% di vetture a benzina, in calo del 22%, del 32% di vetture diesel (-13%) e del 16% di auto ad alimentazione alternativa. Aumentano del 183% le vendite di auto a metano, con una quota di mercato dello 0,3%, mentre quelle a GPL calano del 93%. 30.000 sono le auto ibride vendute, pari al 12,5% del mercato, quasi raddoppiate rispetto a febbraio 2019. Tra le ibride, le ricaricabili sono il 3,5% del mercato, in aumento del 279% (8.354 unità). Le vetture puro elettrico, infine, ammontano a 8.154 unità, in crescita del 76%, con una quota di penetrazione del 3,4%. Le auto ricaricabili arrivano ad oltre 16.500 unità, conquistando un nuovo record mensile delle vendite. A febbraio le case automobilistiche tedesche hanno migliorato la loro quota di auto elettriche sul mercato domestico, giunta al 63% (dal 39% di febbraio 2019).
Il mercato inglese, infine, a febbraio totalizza 79.594 nuove registrazioni (-2,9%), trascinato in basso da una nuova contrazione delle vendite ai privati (-7,4%, pari a 2.741 unità in meno rispetto a febbraio 2019 e con una quota di mercato del 43%), in un clima di debole fiducia dei consumatori e di incertezza sulla scelta di acquisto, relativamente al tipo di tecnologia di alimentazione. Nei primi due mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 228.873, il 5,8% in meno rispetto al primo bimestre 2019.
In tema di alimentazioni, prosegue la contrazione del mercato diesel a febbraio (-27%, trentacinquesimo calo consecutivo), con una riduzione della quota al 22% (7 punti percentuali in meno rispetto a febbraio 2019). Nei primi due mesi del 2020 la flessione è del 33%. Le auto nuove a benzina diminuiscono del 7% nel mese e del 9% nel cumulato, con il 61% di quota, mentre le auto ad alimentazione alternativa valgono il 19% del mercato di febbraio (+132%). Le immatricolazioni di auto elettriche a batteria crescono del 243% e le ibride plug-in del 50%. Auto full-hybrid in rialzo del 72%, mentre è boom di vendite per le mild-hybrid diesel (+468%) e mild-hybrid benzina (+188%). Le ricaricabili conquistano il 6% del mercato, quindi ancora una quota contenuta, mentre le ibride tradizionali rappresentano il 12%.