Veicoli commerciali, Acea: immatricolazioni in calo nel primo bimestre 2020
Le immatricolazioni dei veicoli commerciali segnano un calo nel primo bimestre 2020 perdendo l’8,9%, nel mese di febbraio in tutta l’Unione Europea il calo è del 6,2%, in tutti i segmenti a eccezione di autobus e pullman. Lo indicano i dati diffusi da Acea, Associazione europea dell’industria automotive.
Ad eccezione della Francia (+1,6%), tutti i principali mercati hanno subito una contrazione lo scorso mese: Germania (-7,6%), Spagna (-5,9%) e Italia (-4,0%). Nei primi due mesi del 2020 il mercato dei veicoli commerciali dell’Unione Europea conta complessivamente 308.350 unità: Spagna (-12,8%), Germania (-7,6%), Francia (-3,6%) e Italia (-3,5%).
Veicoli leggeri. Registrano un calo per il secondo mese consecutivo (-4,0%), anche se ad un ritmo più lento rispetto a gennaio. Tre dei quattro maggiori mercati dell’UE hanno registrato una crescita negativa lo scorso mese: Italia (-6,2%), Spagna (-5,9%) e Germania (-3,8%). La Francia ha invece registrato una performance migliore rispetto a febbraio 2019 (+3,0%).
Autocarri. Nei primi due mesi dell’anno sono stati immatricolati 46.295 nuovi autocarri in tutta l’Unione Europea, con un calo del 18,7% rispetto all’anno precedente. A conferma della loro performance nel segmento dei mezzi pesanti, Germania (-20,5%) e Francia (-13,0%) hanno registrato le perdite più elevate, seguite da Spagna (-8,5%) e Italia (-1,2%).
A febbraio le immatricolazioni di nuovi autocarri nell’Ue sono diminuite del 18,2% a causa del rallentamento della domanda di autocarri pesanti. Tra i principali mercati dell’UE, la Germania (-20,6%) e la Francia (-13,6%) hanno seguito questo trend negativo, registrando entrambe flessioni a due cifre. D’altra parte, le immatricolazioni di autocarri sono aumentate in Italia (+9,7%) e in Spagna (+0,6%) il mese scorso.
Autocarri pesanti. La domanda in Ue è scesa del 7,1%. Ciascuno dei principali mercati dell’Ue ha registrato una performance peggiore rispetto all’anno precedente. La Spagna ha registrato il calo maggiore (-13,2%), seguita da Italia (-4,4%), Germania (-3,4%) e Francia (-2,9%).
Nel mese di febbraio, la domanda di nuovi autocarri pesanti ha proseguito la tendenza al ribasso iniziata la scorsa estate, segnando l’ottavo mese consecutivo di calo in questo segmento (-19,3%). I risultati sono stati diversificati tra i quattro mercati chiave dell’Unione Europea, con l’Italia in crescita (+10,6%), mentre Germania (-21,6%) e Francia (-15,4%) hanno subito perdite a due cifre. A due mesi dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni di nuovi autocarri pesanti sono diminuite in tutti i principali mercati dell’UE, con la Germania (-24,0%) e la Francia (-14,8%) che hanno registrato i cali più forti. Questo ha portato il totale dell’Ue a 38.004 autocarri pesanti registrati, ovvero il 20,6% in meno rispetto ai primi due mesi del 2019.
Autobus. Da gennaio a febbraio, il mercato europeo degli autobus è cresciuto del 4,6%, con un totale di 5.738 nuovi veicoli immatricolati in tutta l’Ue. La domanda è aumentata in Francia (+29,4%), Italia (+19,9%) e Germania (+12,8%), mentre la Spagna ha registrato un calo (-21,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nel febbraio 2020 il totale delle immatricolazioni di autobus e pullman nell’Unione Europea è stato superiore del 3,1% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Germania (+33,6%), Francia (+32,1%) e Italia (+26,7%) hanno registrato una solida crescita nel secondo mese del 2020, dando una spinta alla performance complessiva della regione. Tuttavia, la domanda di nuovi autobus e pullman è diminuita significativamente in Spagna (-41,5%) lo scorso mese.