Livorno: ripartire dopo l’emergenza, avviata la cabina di regia città-porto
Livorno ha aperto i lavori della prima riunione della Cabina di regia città-porto sull’emergenza Codiv-19, con lo scopo di monitorare gli effetti che l’emergenza sanitaria sta generando sui traffici portuali e la catena logistica integrata, al fine di rilevare le conseguenze generate sulla tenuta socio economica della città.
La cabina di regia città-porto è promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Adsp MTS e Capitaneria di porto. Alla riunione, presieduta dal sindaco Salvetti e dall’assessora al Porto e Integrazione Porto-Città Barbara Bonciani, che si è tenuta in forma di videoconferenza, hanno partecipato 20 addetti ai lavori dell’ambito portuale, compresi i sindacati.
Tra gli argomenti trattati la crisi del comparto crociere e gli spazi per le merci.
La cabina di regia città-porto si riunirà ogni 10 giorni, subito dopo le riunioni dell’Organismo di partenariato dell’Adsp MTS. Questo proprio nell’ottica di poter monitorare in modo congiunto alle istituzioni portuali e agli stakeholder gli effetti che gli scenari che si vanno delineando producono in termini economici e sociali per la città e favorire strumenti di gestione adeguati al fine di supportare la crisi attuale e poter ripartire una volta che questa sarà finita.
Ad aprire i lavori il sindaco Salvetti, queste le sue parole “La volontà dell’Amministrazione Comunale è di tastare il polso al settore marittimo e portuale attraverso gli operatori, l’Autorità di Sistema e la Capitaneria di Porto. In questo momento le certezze sono poche ed è necessario capire bene i problemi in ambito portuale causati dall’emergenza Covid-19, per poterli affrontare e trovare soluzioni. È questo l’obiettivo della Cabina di Regia. Bisogna farci trovare pronti nel momento in cui entreremo nella fase 2 e l’emergenza inizierà a rientrare”.
“La cabina di regia città – porto intende essere uno strumento di supporto alla gestione dall’emergenza sanitaria da codiv-19 in ambito portuale, per quanto concerne gli effetti economici e sociali generati sulla città – afferma l’assessora al Porto Barbara Bonciani -. Per la città di Livorno il porto costituisce il principale motore di sviluppo, è chiaro quindi che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo è necessario che città e istituzioni portuali monitorino congiuntamente giorno per giorno gli scenari che si vanno a delineare e mettano in pratica azioni di supporto alla crisi, ognuno per le proprie competenze. Ciò che preoccupa di più è sicuramente la crisi del settore crociere per l’importanza che il comparto e il suo indotto assume in termini di tenuta sociale per la città. A questa si sommano altre preoccupazioni, per fare un esempio semplice: oggi la produzione delle auto nei paesi asiatici è ripresa, ma le concessionarie sono chiuse. Questo significa che le auto continuano ad arrivare al porto di Livorno, ma non vengono consegnate e hanno bisogno di nuovi spazi per lo stoccaggio. Se questi spazi non si trovano, le navi scaleranno altri porti e perderemo lavoro”.