Fiap: costi indicativi autotrasporto, parere positivo dell’Antitrust valido spunto per risolvere le questioni aperte
Il parere positivo dell’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato sull’impostazione metodologica utile alla determinazione dei costi indicativi di riferimento dell’autotrasporto può essere un valido spunto per una accelerazione della risoluzione di una delle molte questioni aperte riguardanti il settore, e che hanno nella sostenibilità economica e sociale, i perni centrali. E’ questo il commento di Massimo Bagnoli, Presidente FIAP, successivo alla pubblicazione del parere da parte dell’Autorità.
“Un punto di inizio, senza alcun dubbio, valido rispetto al quale la FIAP è pronta a conferire da subito il know-how e l’esperienza maturata negli anni sulla materia affiancando le imprese, affinchè lo strumento restituisca loro giuste e coerenti indicazioni su valori che rispecchino la realtà, da confrontare con il loro stato di fatto.
Occorre ora giungere ad una celere pubblicazione dei riferimenti economici da considerare riferimenti basilari non esaustivi nei rapporti contrattuali, nella consapevolezza della totalità delle componenti di costo, sia fisse che variabili, che intervengono nello svolgimento dell’attività, nelle quali occorre ricomprendere, ad esempio, anche i costi legati all’organizzazione, i pedaggi autostradali e i possibili differenziali nel costo dell’energia, ambito quest’ultimo, riferito ai carburanti, che negli ultimi tre anni ha subito oscillazioni intense correggibili attraverso specifiche formule di adeguamento. Ciò che, in definitiva, dovrà essere ben evidente e che i “costi indicativi di riferimento” non dovranno essere assunti dal mercato alla stessa stregua di “tariffe” indicate da un Ente Pubblico.”
Anche sulla questione dei tempi di pagamento, la FIAP non fatto mancare il proprio contributo in termini di idee, rispetto a soluzioni riferite ad altri settori che non hanno sortito effetto differente rispetto alle disposizioni già vigenti in materia.
“Sono un chiaro esempio le possibili soluzioni che non abbiamo esitato a sottoporre al Ministro, come quella della attivazione della deroga prevista nell’articolo 66 della Direttiva 2006/112/CE, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto. Un possibile percorso che non abbiamo esitato a condividere ed ha ricevuto il sostegno di altri soggetti associativi, nella ricerca della più giusta soluzione per le imprese. Siamo certi del Suo impegno – conclude Bagnoli – verso la soluzione delle tematiche tutt’ora aperte, garantendole come sempre il nostro contributo.”