Venezia, Fase2 mobilità: ripartenza con meno bus, allo studio app e misure alternative
L’ultima conferenza stampa tenuta dal sindaco Luigi Brugnaro è stata occasione per fare il punto su una serie di aspetti legati alla Fase 2 a Venezia, con la progressiva apertura e ripresa dei servizi, a cominciare da quelli per la mobilità e i trasporti, a cui è legata l’incognita di riuscire ad assicurare la continuità a fronte di un grave problema di risorse economiche.
In difficoltà si trovano non solo le attività economiche ma anche gli enti locali: “A quest’ultimi non è arrivato nulla da Roma – ha spiegato il Sindaco – ma devono comunque continuare a fornire servizi ai cittadini”.
I numeri forniti durante la conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Renato Boraso, e il direttore generale di Azienda Veneziana della Mobilità, Giovanni Seno, sono eloquenti: l’amministrazione deve affrontare minori entrate per 115 milioni di euro, cui si aggiungono, oltre alle altre società partecipate, mancati introiti per il Gruppo AVM per 100 milioni di euro. Sulla situazione di difficoltà in cui versa il Gruppo Avm, che con ACTV gestisce i trasporti pubblici cittadini, il Sindaco ha spiegato: “Il TPL è il problema che mi preoccupa di più. Mi scuso con i cittadini per i tagli alle corse, ma non possiamo fare di più. Mancano le risorse, invito tutti ad avere pazienza. Tanto più che abbiamo anticipato noi le prime 9 settimane di cassa integrazione per i dipendenti”.
Concetti ribaditi anche dal direttore generale di AVM Giovanni Seno: “Ci troviamo in una situazione di totale incertezza. Dopo il 4 maggio abbiamo rilevato un incremento tra il 10 e il 15% dell’utenza, il problema ora è individuare i picchi di passeggeri per rimodulare il servizio di conseguenza. Gli orari di punta stanno cambiando in questi giorni, sintomo che la gente si sta riorganizzando”. Il direttore ha spiegato come da inizio Fase 2 in media siano state introdotte circa 40 corse bis nel settore automobilistico e 80 nella navigazione. In più sono stati individuati due nuovi parcheggi scambiatori: il PK 1, che garantisce collegamenti via navetta dal parcheggio di via dei Petroli a piazzale Roma e viceversa, e il PK 2, dal parcheggio di via Ceccherini al park Castellana A e Mestre Centro e viceversa. “Il parcheggio 5 della Marittima rimarrà gratuito fino al 18 maggio – ha aggiunto l’assessore Boraso – così come gli stalli con strisce blu a Mestre e a Marghera saranno gratis fino al 2 giugno. Per garantire il rispetto del distanziamento sociale sono stati posizionati adesivi ad hoc sui mezzi e nei punti di maggiore interscambio, ma chiediamo ai cittadini di avere pazienza. I mezzi non possono essere più caricati come prima, ci sono precisi limiti”.
È allo studio, grazie all’app UFirst, l’ipotesi di allargare la possibilità (allo stato in via di sperimentazione in centro storico) di prenotazione dei mezzi pubblici anche al settore automobilistico, per evitare il più possibile assembramenti. Un forte impulso sarà dato anche alla mobilità “leggera” cittadina: è ripreso il piano di posizionamento di oltre 350 ciclostalli modello “Verona” (per 2.680 posti bici totali) ed è stato annunciato il lancio di un nuovo servizio di bike sharing all’insegna della tecnologia mobile.