Bari, Fase2 mobilità: approvato schema di avviso per il servizio in sharing di monopattini e segway elettrici
La giunta del Comune di Bari ha approvato le linee di indirizzo per individuare al massimo 5 operatori interessati all’esercizio dei servizi di mobilità in sharing a “flusso libero” (free-floating), in regime di libera concorrenza, per monopattini e segway a trazione elettrica. Contemporaneamente, ha esteso i termini di validità della sperimentazione della micromobilità elettrica – avviata lo scorso anno con un piano di viabilità propedeutico alla circolazione di mezzi di mobilità individuale – fino al 27 luglio 2022.
Il provvedimento si inserisce in un progetto più ampio cui l’amministrazione sta lavorando da tempo nell’ottica della cosiddetta “Fase 2”, per venire incontro alla necessaria modifica degli stili di vita dei cittadini e alla conseguente riorganizzazione della città in relazione alle misure di distanziamento e alle precauzioni necessarie per il contenimento della diffusione del Covid-19.
L’avviso pubblico resterà aperto sino al raggiungimento del limite massimo di 1.500 dispositivi elettrici complessivi sul territorio comunale. I soggetti interessati potranno presentare proposte che prevedono una flotta composta da un minimo di 150 dispositivi fino a 500, che dovranno essere messi in esercizio entro 45 giorni dall’accettazione della manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione comunale.
Tale numero potrà essere incrementato su richiesta dell’amministrazione in caso pervenga un maggior numero di richieste da parte degli operatori interessati oppure a seguito del monitoraggio dei report delle attività di sharing già autorizzate.
“Nei mesi di lockdown, insieme agli uffici comunali, abbiamo lavorato a un nuovo piano di mobilità e gestione dello spazio pubblico che incoraggi e favorisca stili di vita per lo più all’aria aperta e garantisca il distanziamento sociale – ha spiegato il sindaco Antonio Decaro –. L’emergenza quindi ci ha messo nelle condizioni di accelerare il futuro introducendo a Bari sistemi di mobilità collettivi, come lo sharing, declinati però in chiave individuale e sostenibile. Introduciamo quindi un sistema di sharing elettrico attraverso l’utilizzo di monopattini e segway e realizziamo infrastrutture ciclabili che mettano tutti nelle condizioni di spostarsi in bicicletta. Abbiamo cercato di lavorare su un avviso pubblico aperto alla concorrenza delle proposte, in modo da garantire agli utenti prezzi accessibili, e sulla gestione privata del servizio, in modo tale da avere una manutenzione sempre efficiente”.
I dispositivi oggetto della manifestazione di interesse dovranno essere elettrici e omologati e risultare idonei alla circolazione nel rispetto del Codice della Strada. Il sistema di bloccaggio/sbloccaggio dei dispositivi elettrici dovrà essere attivabile da remoto tramite applicazione per smartphone e concepito in maniera tale che i dispositivi possano essere parcheggiati senza essere legati a un supporto.
Il numero di dispositivi elettrici effettivamente disponibili all’utenza non dovrà mai essere inferiore al 90% della flotta dichiarata in sede di manifestazione di interesse, nonché autorizzata dall’amministrazione e il servizio dovrà essere disponibile sul territorio secondo lo schema a flusso libero, con distribuzione libera sul territorio dei veicoli e utilizzo secondo la modalità “one way” (ovvero la possibilità di rilasciare il dispositivo elettrico in un punto diverso da quello di prelievo).
“Già da qualche mese – ha concluso Decaro – abbiamo avviato la trasformazione della città rendendola a misura di questi nuovi mezzi di trasporto, con la creazione di zone 30 in gran parte del centro cittadino. Su questa scia proseguiremo anche in altre aree della città, in modo da creare una vera e propria rete cittadina per la mobilità dolce”.